Concerto di Pasqua
Domenica 25 marzo – ore 17.30
Foligno – Chiesa di Maria SS. Immacolata
FRANCESCO BASILI
il maestro di cappella che “bocciò” Verdi
Solisti dell’Ensemble Vocale del Conservatorio “Rossini” di Pesaro
Giovannimaria Perrucci organo e concertazione
Sabrina Conocchioli soprano
Lucia Mancinelli contralto
Carlo Ripanti tenore
Gilberto Montali basso
Italian Festival Chorus
Aldo Cicconofri direttore
Dixit Dominus
salmo a 4 voci ed organo concertato
Justorum animae
offertorio a 4 voci ed organo concertato
Per gli Apostoli Pietro e Paolo
inno a 4 voci ed organo concertato
Miserere
per coro a 4 voci miste e solisti cantato il Venerdì Santo in Vaticano
si ringrazia S. E. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno, per la gentile concessione della Chiesa di Maria SS. Immacolata
CONCERTO DI PASQUA
Il concerto si inserisce in un progetto iniziato nel 2017 in occasione del 250° anniversario della nascita del compo- sitore marchigiano Francesco Basili (Loreto, 1767 – Roma, 1850).
Il programma propone alcune delle sue musiche più emblematiche nelle sedi in cui fu maestro di cappella: Foligno, Macerata, Loreto, Roma. Basili fu anche molto attivo come compositore e le sue numerose opere furono rappresentate nei maggiori teatri italiani.
Dal 1827 al 1837 fu direttore del Conservatorio di Milano e presiedette la commissione di esame che giudicò il giovane Giuseppe Verdi non idoneo per l’ammissione.
Successivamente accettò l’incarico di maestro della Cappella Giulia della Basilica di San Pietro in Vaticano.
ingresso libero con posti riservati agli abbonati
LeggiLa memoria sotto la neve
Sabato 24 marzo – ore 17
Foligno – Palazzo Cattani
LA MEMORIA SOTTO LA NEVE
Wlodek Goldkorn
L’autore de Il bambino nella neve dialoga con il giornalista Massimiliano Castellani e lo scrittore Cosimo Argentina.
gentilmente ospitati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
• in collaborazione con Librandomi
PEZZI UNICI
CELEBRI PERSONAGGI SI RACCONTANO
Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de «L’Espresso». Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-o- rientale. È co-autore con Rudi Assun- tino di Il Guardiano. Marek Edelman racconta (Sellerio, 1998) e con Massi- mo Livi Bacci e Mauro Martini di Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo (Longo Angelo, 2001) e autore di La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità (Bollati Boringhieri, 2006).
Per Feltrinelli ha pubblicato nel 2016 Il bambino nella neve. Un libro che è autobiografia, racconto, saggio, riflessione problematica sull’essere ebrei nel XX secolo; opera di un narratore sapiente che è anche giornalista di razza.
ingresso libero
LeggiIl poeta e l’abisso
Venerdì 9 marzo – ore 21
Foligno – Auditorium San Domenico
IL POETA E L’ABISSO
Schumann, gli ultimi anni
Sandro Cappelletto voce narrante e drammaturgia
Silvia Chiesa violoncello
Maurizio Baglini pianoforte
Robert Schumann
Adagio e Allegro op. 70
Phantasiestücke op. 73
Kinderszenen op. 15
Fünf Stücke im Volkston op. 102
CONCERTO-RACCONTO
Conosciamo i trattamenti ai quali Schumann è stato sottoposto duran- te il suo ricovero in clinica. Tratta- menti riservati nel 1800 a chi era ritenuto affetto da “malinconia con allucinazioni” e da “paralisi generale progressiva”: nessun contatto con la famiglia e gli amici, nessuna visita, nessuna lettera, nessun dono dal quale sarebbe stato possibile per il paziente risalire al donatore.
La convinzione dei medici era che la completa lontananza da ogni genere di stimoli lo avrebbe aiutato a ritrovare la calma, la serenità, forse la guarigione. Non gli era proibito di comporre, suonare, ascoltare musica. Attività, tuttavia, che si riducono progressivamente e nell’ultimo anno di ricovero sembrano cessare del tutto. Inutili furono i tanti tentativi di Clara di vederlo; soltanto nell’ultimo periodo le fu consentito di osservar- lo, però senza essere vista da lui, senza poterlo incontrare.
La terapia consisteva in bagni freddi, passeggiate nel parco della clinica, e nelle cosiddette “fontanelle”, delle ferite praticate ad arte in modo da rimuovere dal corpo la presenza di sostanze ritenute nocive. Ma Schu- mann non guarì.
ingressi: € 10, 7, 5
LeggiUn viaggio d’inverno
Domenica 4 marzo – ore 17
Foligno – Palazzo Pandolfi Elmi
UN VIAGGIO D’INVERNO
Schubert, l’ultimo anno
Sandro Cappelletto voce narrante e drammaturgia
Marcello Nardis tenore
Simone Soldati fortepiano
Franz Schubert
Andantino dalla Sonata D 959
da Winterreise:
Gute Nacht
Der Greise Kopf
Der Wegweiser
Die Wirsthaus, Mut!
Die Nebensonnen
Der Leiermann
Allegro moderato dalla Sonata D 664
da Schwanengesang:
Am Meer
Der Doppelgaenger
Die Taubenpost
si ringrazia il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia per il prestito del fortepiano originale “F. Hoxa” (Vienna, 1830)
il concerto è gentilmente ospitato da Paola Pandolfi Elmi
CONCERTO-RACCONTO
Robert Schumann lo ha capito per primo: «Franz Schubert è il più ardito e libero di spirito di tutti i musicisti moderni». Ma che cosa voleva dire, in quegli anni, essere “moderni”? Voleva dire avere dei dubbi sulla strada da prendere. Sapere che bisogna partire, mettersi in cammi- no, anche se il luogo dell’arrivo non è indicato. Potrebbe anche non esserci, potremmo anche non trovarlo. Schubert, nella sua musica, ha inven- tato la figura del Viandante: dell’uomo che viaggia e sa che può perdersi, smarrirsi. Scoprirsi straniero al mondo. Il suo Viaggio d’inverno è l’unico viaggio che comincia dicen- do “buona notte”. Protagonista di questo viaggio d’addio è uno straniero; le sue prime parole sono: “Da straniero sono arrivato, / da straniero me ne vado… Non posso scegliere il tempo del mio viaggio”. Schubert come Leopardi: non si sono mai incontrati, ma erano fratelli: nessuna fiducia sulle magnifiche sorti e progressive che attendono l’umanità; nessuna illusione sulla attitudine della natura verso di noi: le siamo, noi uomini, completamente indifferenti.
ingressi: € 10, 7, 5
LeggiUn concerto da oscar
Sabato 17 febbraio – ore 21
Foligno – Auditorium San Domenico
UN CONCERTO DA OSCAR
Omaggio a Ennio Morricone e Nino Rota
Giuseppe Nova flauto
Rino Vernizzi pianoforte e fagotto
Giorgio Boffa contrabbasso
Lorenzo Arese batteria
Nino Rota
I clowns
Amarcord
La dolce vita
Il padrino
8 1⁄2
Ennio Morricone
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Giù la testa
Sacco e Vanzetti
C’era una volta il West
C’era una volta in America
CONCERTO
Energia e puro divertissement per questo programma dedicato ai due compositori italiani più conosciuti della musica da film.
Temi che si rincorrono e si mischiano in un’elaborazione originale di grande interesse musicale ad opera di Rino Vernizzi che, oltre ad alternar- si come esecutore tra il fagotto e il pianoforte, ci regala questa riuscitissi- ma composizione ispirata ai grandi temi cinematografici.
Una lettura in chiave classico-jazz che esalta le sfumature della musica alternando il rigore alla libertà e alla fantasia affidata ad esecutori che evocano le atmosfere e le immagini con la più sentita maestria.
ingressi: € 15, 10, 7
LeggiUna storia un sacco bella
Sabato 17 febbraio – ore 19
Foligno – Auditorium San Domenico
UNA STORIA UN SACCO BELLA
Carlo Verdone
L’attore e regista di Benedetta follia dialoga con il giornalista Massimiliano Castellani
e lo storico del cinema Eusebio Ciccotti.
• in collaborazione con Librandomi
PEZZI UNICI
CELEBRI PERSONAGGI SI RACCONTANO
Carlo Verdone, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e laureato in Lettere Moderne, è uno degli attori e dei registi più impor- tanti della nuova commedia italiana a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Figlio di Mario, primo docente universitario di “Storia e critica del film” e di Rossana Schiavina, docente di Lettere nei Licei, cresce in un ambiente culturalmente sofisticato, in una amplissima “casa-museo” su Ponte Sisto, frequentata da Fellini, Mastroianni, Sordi, de Oliveira, ecc. La sua commedia non rinunzia a un umorismo sottile, gentile ma anche sarcastico, soprattutto nel ritrarre maschere prese dalla strada. Non rinnega l’influenza dalla sophistica- ted comedy anni Trenta e dalla commedia all’italiana degli anni Cinquanta-Sessanta, rilette con una notevole capacità nel ricreare tipi e tic post-moderni.
Da Un sacco bello, passando per Borotalco, Compagni di scuola, Per- diamoci di Vista, sino a Io, loro e Lara e Benedetta follia, Verdone ha tracciato una insostituibile enciclopedia umo- ristica-sociologica dell’Italia degli ultimi quarant’anni.
l’ingresso è consentito solo con l’acquisto del biglietto del concerto delle ore 21
LeggiConcerto di inaugurazione
Sabato 27 gennaio – ore 21
Foligno – Auditorium San Domenico
Vadim Brodski violino
Orchestra Sinfonica G. Rossini
Nil Venditti direttore
Gioachino Rossini
Sinfonia da Il barbiere di Siviglia
Sinfonia da Il turco in Italia
con proiezione del film di animazione
Pulcinella di Gianini-Luzzati
Sinfonia da L’italiana in Algeri
con proiezione del film di animazione
L’italiana in Algeri di Gianini-Luzzati
Felix Mendelssohn
Concerto per violino e orchestra
in mi minore op. 64
• in collaborazione con Fondazione G. Rossini
Il brio assoluto di Rossini, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni della morte; la sublime perfezione del concerto per violino di Mendels- sohn; un violinista di fama mondiale; una giovanissima direttrice, già Premio Abbado nel 2015.
Sono questi gli ingredienti del Concerto di Inaugurazione della Stagione 2018. Un concerto anche da vedere: due delle tre Sinfonie di Rossini in programma sono eseguite con la proiezione in simultanea di straordinari film d’animazione di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati tratti da Omaggio a Rossini. Pulcinella sogna di essere un grande attore inseguito dalla moglie e dalle guardie; finisce così prima sulla Luna e poi nel ventre del Vesuvio; finché non si sveglierà a casa e potrà finalmente papparsi un bel pesce e infilarsi nel letto.
L’italiana in Algeri racconta le disavventure di Lindoro e Isabella, partiti da Venezia e finiti prigionieri nell’harem del sultano Mustafà. Fuggendo sui tetti e poi attraverso il bazar, la coppia riuscirà finalmente a mettersi in salvo su una barchetta.
ingressi: € 15, 10, 7
LeggiPerché le sinfonie di Rossini?
Sabato 27 gennaio – ore 19
Foligno – Sala Video Auditorium San Domenico
Daniele Carnini
relatore
• in collaborazione con Fondazione G. Rossini
A distanza di duecento anni le sinfonie di Rossini – ma, attenzione: non tutte le sinfonie di Rossini – continuano a essere un fortunatissimo oggetto d’uso. Adorate dai pubblicitari e dalle orchestre (nonché spunto per le creazioni di altri artisti come Luzzati), esse sembrano vivere in una loro comoda e innocua genericità. Ma l’avventura delle sinfonie rossiniane ci dice ben altro, e non sempre comodo: su Rossini, sulla nostra storia, su noi.
M° Daniele Carnini
Daniele Carnini è nato e vive a Roma. La sua attività è da sempre incentra- ta sul teatro musicale sia da studioso (come storico della musica e filologo) che, in prima persona, da compositore d’opera. È coordinatore editoriale della Fondazione Rossini per cui ha curato anche le edizioni di Demetrio e Polibio e Ciro in Babilonia (con Ilaria Narici).
ingresso libero
LeggiMattia Mattoni
Sabato 20 gennaio – ore 17
Foligno – Auditorium San Domenico
PRESENTAZIONE STAGIONE
Mattia Mattoni percussioni
Steve Gadd
Crazy Army (1991)
Alice Gomez
Rain Dance (1988)
Iannis Xenakis
Rebonds b (1989)
Casey Cangelosi
White Knuckle Stroll (2010)
David Friedman & Dave Samuels
Carousel (1985)*
Ivan Trevino
Legerdemain (2013)
*in duo con Lorenzo Brilli
• in collaborazione con Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia
Il Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” di Perugia conta tra i propri corsi accademici due classi di Strumenti a Percussione. Mattia Mattoni ha brillantemente conseguito il Diploma Accademico di Secondo livello in “Discipline Musicali Strumenti a Percussione” sotto la guida del prof. Massimo Tata nell’Anno Accademico 2016/17. Si è distinto per disponibilità e serietà. In particolare è stato scelto quale timpanista nell’esecuzione del Concerto per organo, archi e timpani di Poulenc in occasione del concerto d’apertura dell’Anno Accademico 2015/16 del Conservatorio. Sono personalmente lieto che questo nostro neo-laureato possa così vivacemente rappresentare il Conservatorio di Perugia presso gli Amici della Musica di Foligno con i quali auspichiamo una sempre maggiore collaborazione, considera- ta la stima e la reciproca attenzione che sinceramente lega le nostre Istituzioni.
M° Piero Caraba
Direttore Conservatorio “F. Morlacchi”
ingresso libero
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