
Johannes-Passion
Giovedì 18 aprile – ore 20.30
Foligno – Auditorium San Domenico
JOHANNES-PASSION
Dario Ciotoli Jesus
Carlo Putelli Evangelista
Patrizia Polia soprano
Elisabetta Pallucchi contralto
Baltazar Zuniga tenore
Federico Benetti basso
Corale Amerina
Gabriele Catalucci maestro del Coro
Coro da camera Canticum Novum
Fabio Ciofini maestro del Coro
Orchestra barocca In Canto
Fabio Maestri direttore
Johann Sebastian Bach
Passio secundum Johannem
per soli, coro e orchestra BWV 245
In coproduzione con Associazione In Canto, Fondazione “Brunello e Federica Cucinelli”, Roma Sinfonietta
Composta al tempo in cui Bach era Kantor presso la Chiesa di San Tommaso a Lipsia, la Passione secondo Giovanni si basa su un libretto che integra il testo evangelico a quello di Heinrich Brockes, poeta molto noto in Germania, già autore di una Passione musicata tra gli altri da Händel, che Bach conosceva e dalla quale aveva tratto spunto. Eseguita per la prima volta il Venerdì Santo del 1724, la Passione è impostata sul modello dell’oratorio in cui il testo evangelico, intonato dal tenore, si alterna con arie affidate ai solisti per suggerire ai fedeli motivi di meditazione. Un effetto “teatrale” inizialmente accettato con riserva, che determinò in Bach lo stimolo a una continua revisione della partitura della quale realizzò almeno quattro versioni.
La coproduzione della Johannes-Passion per la Pasqua 2019 è il frutto di una rete di collaborazioni fra enti e associazioni umbre e romane. Le tre esecuzioni avverranno nelle splendide cornici di Sant’Agnese in Agone a Roma, San Pietro a Perugia e San Domenico a Foligno.
ingressi: € 15, 10, 7
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Zuckerman Trio
Venerdì 12 aprile – ore 20.30
Foligno – Auditorium San Domenico
ZUKERMAN TRIO
Pinchas Zukerman violino
Amanda Forsyth violoncello
Angela Cheng pianoforte
Ludwig van Beethoven
Variazioni Kakadu op. 121a
Trio in si bemolle maggiore op. 97 L’Arciduca
In coproduzione con Festa di Scienza e Filosofia
50 anni di carriera.
Il prodigioso virtuosismo, unito ad una rara purezza timbrica, fanno di Pinchas Zukerman uno dei violinisti più amati al mondo. Lo ospitiamo – per la seconda volta nelle nostre stagioni – insieme alla moglie, la violoncellista Amanda Forsyth, e alla pianista canadese Angela Cheng. Nato nel corso del XVIII secolo come raffinato gioco strumentale, tanto da essere chiamato anche “Divertimento”, con Beethoven il trio per piano- forte e archi assume il carattere di una elaborata composizione, solenne e complessa.
Zukerman Trio interpreta le brillanti Variazioni Kakadu e il grandioso Trio L’Arciduca, dedicato all’arciduca Ro- dolfo d’Asburgo.
Un concerto speciale, “dentro” Festa di Scienza e Filosofia, in coproduzione con il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno.
Auguri Maestro Zukerman!
Ingresso gratuito previa prenotazione su www.festascienzafilosofia.it con posti riservati agli abbonati
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Una nuova stagione
Sabato 30 marzo – ore 21
Foligno – Auditorium San Domenico
UNA NUOVA STAGIONE
I Solisti Aquilani
Daniele Orlando violino
Nino Rota
Concerto per archi
Cristiano Serino
Spaventosa mente
ritratto di Leonardo da Vinci per orchestra d’archi (2019)
• Prima Esecuzione Assoluta
• commissione Amici della Musica di Foligno
Antonio Vivaldi
Le quattro stagioni
Il progetto “Una Nuova Stagione” nasce dalla necessità di riflettere e far riflettere sul ruolo dell’Uomo all’interno dell’Ambiente, offrendo così al pubblico una chiave interpretativa che va oltre una tradizionale esecuzione. Vivaldi descrive con la sua musica una natura incontaminata.
Ben diversa è l’amara visione di come la Natura sia stata ridotta da un intervento dell’uomo spesso troppo invasivo. Questa interpretazione offre un “chiaroscuro” sonoro: da un lato la Natura per come era, sarebbe potuta essere, potrebbe tornare ad essere e dall’altro la Natura violata come quella che abbiamo troppo spesso di fronte ai nostri occhi. L’esecuzione delle Quattro stagioni è preceduta dalla proiezione del cortometraggio sperimentale Una Nuova Stagione. Il corto, ideato e diretto da Daniele Orlando con la collaborazione di Serena Raschellà, esprime, con immagini particolarmente evocative, questa “denuncia” e trascina il pubblico sullo stesso piano emotivo dell’interprete. Completano il programma uno scintillante brano di Nino Rota e una prima esecuzione assoluta, commissionata per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.
ingressi: € 10, 7, 5
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Maestro sarà lei! I tormenti del giovane Gershwin
Domenica 17 marzo – ore 17
Foligno – Auditorium San Domenico
MAESTRO SARÀ LEI!
I tormenti del giovane Gershwin
Stefano Valanzuolo testo e voce narrante
Fiorenzo Pascalucci pianoforte
Maurice Ravel
Pavane pour une infante défunte
Jeux d’eau
Arnold Schoenberg
Mässige Viertel da Tre Pezzi op. 11
Igor Stravinskij
Piano-Rag-Music
Claude Debussy
Golliwogg’s cake-walk da Children’s Corner
George Gershwin
Preludio n. 2
Rhapsody in Blue
An American in Paris
The Man I Love
I Got Rhythm
New York, 7 marzo 1928.
Ravel, nel giorno del suo 53° compleanno, conosce Gershwin che lo introduce ai piaceri del Cotton Club e del Savoy Ballroom di Harlem, svelandogli un nuovo universo sonoro e il talento nascente di Duke Ellington. Per sé, il brillante compositore americano avrebbe voluto niente altro che un avallo, una consacrazione che gli venisse dall’ambito classico. Pregò Ravel di dargli lezione di composizione, ma il francese declinò la proposta, ritenendo che Gershwin non ne avesse bisogno.
Il confronto con la musica e i musicisti di area “colta” rimase, per Gershwin, una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, ad onta del successo. E mentre Ravel cominciava a mietere successi alla Carnegie Hall, l’autore della Rhapsody volava a Parigi, sulle orme di Debussy, di Stravinskij o di chiunque potesse farlo sentire adulto, maturo, compiuto. Di chiunque potesse dargli, insomma, la sospirata patente di “Maestro”.
ingressi: € 10, 7, 5
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Sulle rive del Danubio
Sabato 2 marzo – ore 17
Foligno – Auditorium San Domenico
SULLE RIVE DEL DANUBIO
Da Vienna a Budapest
Duo Pianistico
Roberto Metro – Elvira Foti
Johann Strauss jr.
Rosen aus dem Süden – Walzer op. 388
Auf der Jagd – Polka schnell op. 373
Tritsch-Tratsch Polka op. 214
Frühlingsstimmen – Walzer op. 410
Unter Donner und Blitz – Polka schnell op. 324
An der schönen blauen Donau – Walzer op. 314
Franz Liszt
Rapsodia ungherese n. 12
Rapsodia ungherese n. 6
Rapsodia ungherese n. 2
Una crociera musicale sulle rive del Danubio – nel periodo dell’Impero austro-ungarico – con i due composi- tori più rappresentativi di quel momento storico: l’austriaco Johann Strauss jr. e l’ungherese Franz Liszt, entrambi amatissimi dal pubblico dell’epoca.
Strauss – il “Re del Valzer” – fu sovrano incontrastato di questo genere mu- sicale tanto in voga nelle sale da ballo dell’Ottocento viennese.
Liszt fu considerato il più grande virtuoso della tastiera, dotato di una tecnica pianistica strabiliante, che lo portò a cogliere trionfali successi in tutta Europa. In onore alla sua amata patria, compose le celebri Rapsodie ungheresi, una sorta di epopea nazionale della musica zingaresca, influenzata dall’antica tradizione musicale dei nomadi zigani.
Il duo Metro-Foti propone alcune delle pagine più belle della loro produzione: di Strauss ascolteremo tre Valzer fra i più celebri ed alcune entusiasmanti Polke. Di Liszt saranno eseguite tre famosissime Rapsodie ungheresi, trascritte per pianoforte a quattro mani dallo stesso Autore.
ingressi: € 10, 7, 5
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Miti di ieri e di oggi
Domenica 17 febbraio – ore 17
Foligno – Auditorium San Domenico
MITI DI IERI E DI OGGI
Sandro De Palma pianoforte
Maurizio D’Alessandro clarinetto
David Riondino voce recitante
Christoph Willibald Gluck / Giovanni Sgambati
Melodia da Orfeo ed Euridice
Muzio Clementi
Sonata in sol minore op. 50 n. 3
Didone abbandonata, “Scena tragica”
Franz Liszt
Liebesträum n. 3
Deuxième Ballade in si minore
Silvia Colasanti
Rumbling Gears (2015)
Orfeo. Flebile queritur lyra
melologo su testo tratto dalle Metamorfosi di Ovidio per pianoforte, clarinetto e voce recitante (2009)
I miti di Orfeo, Didone, Ero e Leandro e il mito moderno delle macchine.
Il noto pianista napoletano Sandro De Palma apre il concerto con l’intensa Danza degli spiriti beati tratta dall’Orfeo ed Euridice di Gluck, seguita dalla straordinaria Didone abbandonata di Clementi ispirata alla storia amorosa di Didone del quarto libro dell’Eneide di Virgilio. Seguono il celebre Sogno d’amore e la Ballata n. 2 di Liszt, che trae origine dal mito classico di Ero e Leandro.
Al mito delle macchine e delle stampanti 3D è ispirato il breve pezzo pianistico Rumbling Gears di Silvia Colasanti, compositrice tra le maggiori dei nostri giorni. E suo è ancora il melologo che chiude il concerto, su testo tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, recitato per noi da Davide Riondino.
ingressi: € 10, 7, 5
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Il mito nella musica
Sabato 16 febbraio – ore 17
Foligno – Palazzo Trinci (Sala Rossa)
IL MITO NELLA MUSICA
Presentazione del libro di Paolo Isotta
La dotta lira: Ovidio e la musica
(Marsilio, 2018)
Sarà presente l’Autore.
Introduce Maria Pia Fanciulli
Paolo Isotta ha insegnato dal 1971 al 1994 Storia della Musica al Conservatorio di Torino, poi a quello di Napoli. Dal 1974 ha esercitato la critica musicale: per cinque anni a Il Giornale e trentacinque anni al Corriere della Sera. Le sue opere principali sono: I diamanti della corona. Grammatica del Rossini napoletano (1974), Dixit Dominus Domino meo: struttura e semantica in Händel e Vivaldi (1980), Il ventriloquo di Dio. Thomas Mann: la musica nell’opera letteraria (1983), Victor De Sabata: un compositore (1992), La virtù dell’elefante: la musica, i libri, gli amici e San Gennaro (Marsilio, 2014), Altri canti di Marte (Marsilio, 2015), Les Vêpres siciliennes: Verdi e il trionfo dell’amor paterno (Zagabria, 2015), Otello: Shakespeare, Napoli, Rossini (Napoli, 2016), Paisiello e il mito di Fedra (Napoli, 2016), Jérusalem: Verdi et la persécution de l’honneur (Liegi, 2017), Il canto degli animali. I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017). Nel 2017 gli è stato attribuito il Premio “Isaiah Berlin” alla carriera.
ingresso libero
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Concerto di inaugurazione
Domenica 27 gennaio – ore 21
Foligno – Auditorium San Domenico
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
Giovanni Sollima violoncello
Orchestra da Camera di Mantova
Carlo Fabiano violino concertatore
Giovanni Sollima
Natural Songbook n. 1
Robert Schumann
Concerto per violoncello e orchestra
(rielaborazione per archi di Giovanni Sollima, su appunti originali di Robert Schumann)
Carl Philipp Emanuel Bach
Sinfonia n. 1 in mi bemolle maggiore Wq179
Giovanni Sollima
Natural Songbook n. 2
Arvo Pärt
Fratres
Franz Joseph Haydn
Concerto n. 2 per violoncello e orchestra in re maggiore Hob. VIIb:2
Il palermitano Giovanni Sollima, violoncellista e compositore, è una delle figure più interessanti del panorama contemporaneo per il suo linguaggio schietto e avvincente e per la sua indubbia bravura di strumentista-interprete.
Musicista poliedrico, gode di un successo trasversale che non è limitato al mondo classico, ma che si spinge ai confini di altri stili.
La complessità del pensiero di Sollima la si trova illustrata in questo concerto che appunto lo vede interprete di se stesso con il suo violoncello (Songbook) e poi anche solista in due pagine ben diverse tra loro: da un lato il secondo Concerto di Haydn, perfetta raffigurazione dell’età classica di lingua tedesca, e dall’altro il famoso Concerto di Schumann, presentato in prima esecuzione in una rielaborazione per soli archi curata dal maestro siciliano. All’Orchestra da Camera di Mantova il compito di sorreggere questo originale percorso che ha una ulteriore tappa nella vibrante e luminosa Prima Sinfonia di uno dei figli più talentuosi di Bach, Carl Philipp Emanuel.
ingressi: € 15, 10, 7
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PER UN NUOVO RINASCIMENTO EUROPEO – Omaggio a Leonardo da Vinci
Sabato 19 gennaio – ore 17
Foligno – Auditorium San Domenico
PER UN NUOVO RINASCIMENTO EUROPEO
Omaggio a Leonardo da Vinci
Valentina Volpe Andreazza mezzosoprano
Héloïse de Jenlis arpa
Claudin de Sermisy
Tant que vivray
Anonimo (arr. Marco Cazzuffi)
Madonna tu mi fai lo scorrucciato
Andrea Falconieri
Occhietti amati
Jean-Philippe Rameau
L’Entretien des Muses (arpa sola)
Claudio Monteverdi
Maledetto sia l’aspetto
Félix Godefroid
Carnaval de Venise (arpa sola)
Gabriel Fauré
Chanson d’Amour
Claude Debussy
Clair de lune (arpa sola)
Ludwig van Beethoven (arr. Marco Cazzuffi)
Inno alla Gioia
Il 2019 è l’anno dedicato a Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua morte. Il concerto vuole rendere omaggio al grande artista e scienziato italiano, vissuto tra l’Italia e la Francia, attraverso le atmosfere musicali rinascimentali fino a quelle d’epoca moderna. Un dialogo in musica, per un nuovo Rinascimento europeo.
Il concerto è preceduto dalla proiezione del video Euphonìa, una reinterpretazione dell’inno europeo realizzato da un team di giovani creativi italiani, in occasione della Challenge #ode2joy, lanciata dall’Associazione “Europa Nostra”, nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018. L’Inno alla Gioia è dedicato ad Antonio Megalizzi, giovane giornalista, vittima dell’attentato terroristico di Strasburgo.
ingresso libero
LeggiIntervista a Mirco Palazzi
Intervista di Marcello Manuali a Mirco Palazzi dopo il “Gala Rossini”
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