
Il fascino magico della sand art
Ci sarà anche questo nel prossimo appuntamento degli Amici della Musica di Foligno, evento nato in collaborazione con il Rotary Club di Foligno e che vedrà l’intero ricavato devoluto alla ONG “Medici con l’Africa Cuamm”, la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.
Inaugurata la Stagione 2025 con il gigante Alexander Lonquich, il cartellone folignate entra nel vivo domenica 2 marzo, ore 17, Auditorium San Domenico, con “Ladre di Sabbia”, un suggestivo spettacolo multimediale che porterà in scena le criticità di un mondo percorso da urgenti questioni umanitarie, come la storia delle “schiave” costrette a rubare la sabbia sulle spiagge dell’arcipelago di Capoverde.
Una vicenda diventata racconto di grande originalità attraverso le “visioni” create dal vivo, utilizzando non a caso lo “strumento” della sabbia, da Gabriella Compagnone, una delle artiste di punta di questa tecnica innovativa, la prima sand artist italiana.
Sono di Marcello Fera invece le musiche composte per violino e orchestra d’archi sulle melodie del genere musicale più diffuso nell’isola capoverdiana: la morna. Eseguite domenica dall’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani e dallo stesso Marcello Fera al violino, mentre le parole saranno tutte nella voce narrante dell’autore del testo Guido Barbieri, noto critico musicale di Repubblica e Radio Tre.
Con “Ladre di Sabbia” il pubblico approderà sulle spiagge di Capoverde, Oceano Atlantico, le più pure e incontaminate del pianeta. Dove però dietro la facciata da cartolina si nasconde il dramma delle “ladre di sabbia”, donne non sposate o vedove che non godono di alcuna protezione sociale. Molte di loro, per sopravvivere, svolgono un lavoro faticoso, pericoloso e illegale, rischiando multe e carcere.
Ogni giorno, dall’alba al tramonto, raccolgono la sabbia di alcune delle più belle spiagge per poi rivenderla alle imprese di costruzioni. Per lavorare come schiave, vengono pagate 50 dollari a tonnellata, e per mille chili di sabbia occorre un mese di lavoro. Ma per la stragrande maggioranza di loro non c’è alcuna alternativa per nutrire i figli e mandarli a scuola.
Una storia emozionante, uno sguardo sul mondo che farà riflettere, un fatto di cronaca che si affida all’arte per accendere un riflettore sulle vicende umane attraverso quella musica che con una felice formula Guido Barbieri definisce “musica della realtà”.
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Alexander Lonquich apre la Stagione concertistica 2025
Il “colosso” Alexander Lonquich apre la Stagione concertistica 2025 degli Amici della Musica di Foligno. Per la prima volta in città, l’acclamato pianista tedesco sarà sul palco del San Domenico con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Musica di Mozart e Beethoven con dedica alla past president dell’associazione musicale Ambretta Ciccolari-Micaldi
Nastri di partenza per la 45esima Stagione Concertistica targata Amici della Musica di Foligno che sabato 22 febbraio darà avvio al cartellone 2025, ore 21, Auditorium San Domenico.
Già alta l’attesa per un inizio in grande stile con il concerto inaugurale affidato a un prestigioso appuntamento sinfonico, protagonisti l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e un musicista d’eccezione, il mito Alexander Lonquich, pianista e direttore d’orchestra, “colosso” della musica dei nostri giorni, ospite per la prima volta nella Stagione folignate.
Indiscussa stella del concertismo internazionale, Lonquich è nato a Treviri (Germania). Nel 1977 vince il Primo Premio al Concorso Casagrande, inizio di una luminosa carriera che lo porterà a suonare in tutti i principali centri musicali del mondo.
Tra i massimi interpreti della Prima Scuola di Vienna., ha collaborato quale direttore/solista con le più celebri istituzioni musicali contemporanee tra cui l’Orchestra da Camera di Mantova, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées, la Stuttgarter Kammerorchester, la Münchener Kammerorchester, la Camerata Salzburg, la Filarmonica della Scala, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie. Innumerevoli i premi e le registrazioni. Dal 2020 è direttore artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole
Di rara bellezza il programma che la Filarmonica Marchigiana e Lonquich, solista e direttore, porteranno al pubblico. In scaletta due Sinfonie di Mozart – la prima scritta a Londra a 8 anni e l’ultima, la celeberrima “Jupiter” – che incorniceranno un monumento della letteratura pianistica, il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven.
“Abbiamo il piacere di ospitare per la prima volta Alexander Lonquich, uno dei grandi musicisti dei nostri giorni – dichiara Marco Scolastra direttore artistico degli Amici della Musica -. Un filosofo della musica, uno straordinario unicum in quanto pianista e direttore d’orchestra allo stesso tempo. Grande interprete del classicismo viennese, ha eseguito tutti i concerti di Mozart e Beethoven. Inaugurerà la nostra Stagione con un programma monumentale che sono certo rimarrà nel cuore e nella mente di tutti noi”.
Prestigio internazionale anche per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana che dal repertorio lirico spazia al sinfonico, dal Barocco al Novecento alla musica contemporanea. Si è esibita con grandi interpreti come Natalia Gutman, Vladimir Ashkenazy, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Enrico Dindo, Luciano Pavarotti, Mariella Devia, I solisti della Scala, I solisti dell’Accademia di Santa Cecilia, avvalendosi della guida di direttori di assoluto prestigio, quali Gustav Kuhn, Hubert Soudant, Alessandro Bonato, Daniel Oren, György Györiványi Ráth.
Un avvio a Foligno all’insegna della grande musica con il concerto d’apertura dedicato ad Ambretta Ciccolari-Micaldi, fondatrice e past president dell’associazione musicale folignate di recente scomparsa lasciando in tutti un grande vuoto.
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Inaugurazione della 45a Stagione Concertistica
Sabato 1° febbraio ore 17 Auditorium San Domencio
PRESENTAZIONE STAGIONE
Julian Kainrath violino
Marco Scolastra pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy
Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64
riduzione per violino e pianoforte dell’Autore
Camille Saint-Saëns
Introduction et Rondò capriccioso op. 28
ingresso libero
Come di consueto, affidiamo i suoni del concerto di presentazione ad un giovane talento. Quest’anno è con noi il violinista Julian Kainrath, premiato con il Discovery Award degli International Classical Music Awards (ICMA). Interpreta il celeberrimo e bellissimo Concerto in mi minore di Mendelssohn e una pagina brillante di Saint-Saëns.
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Lutto negli Amici della Musica di Foligno: morta Ambretta Ciccolari-Micaldi
È morta Ambretta Ciccolari-Micaldi, anima dell’associazione Amici della Musica di Foligno, di cui è stata per dieci anni presidente. Protagonista della vita culturale e politica cittadina, si è spenta nella sua casa dopo breve malattia. Le esequie si terranno a Foligno il 16 gennaio alle ore 10.30 nella chiesa della Madonna del Pianto.
Dopo rapida e implacabile malattia se ne è andata questa mattina Ambretta Ciccolari-Micaldi, fine intellettuale, politica appassionata, consigliera negli anni del post-terremoto nelle file del centrosinistra da una militanza nel partito Repubblicano, insegnante, illuminata protagonista del dibattito cittadino.
“Con la scomparsa di Ambretta Ciccolari-Micaldi perdiamo la Presidente per antonomasia dell’associazione – dichiara Giorgio Battisti presidente degli Amici della Musica – colei che l’ha guidata per oltre dieci anni e che mi ha passato il testimone affinché io proseguissi sul solco da Lei tracciato, in termini di qualità, bellezza, attenzione alle nuove generazioni. Non mi ha fatto mancare, in tutti gli anni della mia presidenza, i suoi consigli, il suo appoggio, il suo affetto. Sono certo che rimarrà nel cuore di tutti noi”.
Animata da profondo amore per Foligno, anche se emiliana per parte di padre, negli ultimi anni si divideva tra l’Umbria e la Sardegna, dove la sua parte più intima aveva trovato una sorta di buen retiro dopo un’esistenza dedicata all’impegno civile, al bene comune, ai diritti delle donne, alle nuove generazioni.
Una vita intensa, animata da sincera partecipazione, battagliera quando necessario, pronta a dare il suo contributo dove fosse richiesto, da Segni Barocchi Festival, all’Accademia Fulginia, con un vero amore nel cuore: l’Associazione Amici della Musica di Foligno che, all’inizio degli anni Ottanta, aveva contribuito a fondare – l’idea nata nel salotto di sua nonna – e che ha guidato, presidente di ampie vedute dal 2004 al 2014, oltre a esserne preziosa memoria. Con un debito di riconoscenza mai dimenticato per il fondatore prof. Antonino Scarcella.
“Un esempio raro di grande coraggio, vitalità, di amore per la musica e per la cultura – ricorda Marco Scolastra direttore artistico dell’Associazione musicale. Una mente libera, pronta all’ascolto, piena di curiosità, che ha osato nella vita e nella musica. Sempre alla ricerca di novità, senza pregiudizi e alla quale gli Amici della Musica devono una svolta decisiva, una crescita importante che ci ha resi quelli che oggi siamo”.
LeggiTanti Auguri con la Nona Sinfonia di Beethoven
Tanti Auguri con un piccolo dono musicale: un video affidato alla musica di Beethoven, la celeberrima Nona Sinfonia che ci ha visti chiudere straordinariamente insieme la Stagione 2024.
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La Nona Sinfonia di Beethoven incanta il San Domenico
Pubblico delle grandi occasioni e tutto esaurito per il celebre capolavoro beethoveniano eseguito per la prima volta a Foligno. L’omaggio degli Amici della Musica per i duecento anni della Sinfonia n. 9 ha chiuso con successo la Stagione musicale 2024. Si riparte a febbraio con il nuovo cartellone
Chiusura di stagione da incorniciare per gli Amici della Musica di Foligno con sold-out all’Auditorium San Domenico – oltre cinquecento posti – per la Nona Sinfonia di Beethoven, ovvero la Sinfonia n. 9 in re minore, op. 125 “Corale” per Soli, Coro e Orchestra.
A duecento anni della prima esecuzione, il capolavoro beethoveniano ha rapito il pubblico folignate – molti anche i biglietti venduti fuori regione – con la potenza senza tempo della musica e di un messaggio di unione e fratellanza oggi più che mai attuale.
“Se questa sera siamo qui – ha commentato un commosso Marco Scolastra direttore artistico degli Amici della Musica – lo dobbiamo a tutti coloro che nell’associazione ci hanno preceduto, lavorando negli anni perché questo evento si realizzasse. In particolare desidero dedicare il concerto a Grazia Roberti Gentile, già presidente e anima dalla fondazione degli “Amici”. Aveva un sogno: portare la Nona a Foligno. Siamo felici di averlo realizzato anche per lei”.
Poi la musica. Una serata magica portata in scena grazie alla collaborazione – di anime e sostanziale l’ha definita Scolastra – tra l’Associazione musicale folignate e due prestigiose realtà musicali quali l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (IUC) e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Un incontro che ha fatto sì che sul palco e nella bellezza ritrovata, e imponente, dell’abside tornata in via eccezionale ad accogliere le voci, arrivasse la giovane ma già affermatissima Orchestra Canova diretta dal ventinovenne Enrico Saverio Pagano, nuovo astro della direzione d’orchestra, affiancata nel quarto movimento dal grandioso e celebre Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, e dai solisti Elisa Balbo soprano, la mezzosoprano Benedetta Mazzetto, il tenore Paolo Mascari, il basso Giacomo Nanni.
Una serata che ha anche concluso un tour di otto concerti così commentati dal direttore Pagano. “Siamo davvero felici di chiudere in questo luogo di grande bellezza, davanti a un pubblico così importante, i concerti dedicati alla Nona. Arrivare alla direzione di quest’opera alla soglia dei trenta anni è stato per me meraviglioso, ma anche molto impegnativo”.
Da Roma e Siena dove il concerto ha aperto le stagioni della IUC e della Fondazione Accademia Musicale Chigiana – istituzione tra le più celebri al mondo – la magia di una serata straordinaria ha incantato pure il San Domenico. Direzione asciutta e potente, ma anche impetuosa e poetica, emozionante e vibrante come solo può esserlo la musica pienamente libera di un compositore, genio, che la scrisse in totale sordità.
Fino al movimento finale, suggestione da tuffo al cuore, con l’entrata del maestoso coro e dei solisti interpreti anche della celebre Ode alla Gioia di Schiller, l’Inno alla Gioia oggi simbolo dell’Europa unita.
“Serate come questa sono davvero una grande emozione – ha esordito Giorgio Battisti, presidente degli Amici della Musica. Ringrazio tutti voi, il nostro pubblico, energia e stimolo a fare sempre meglio. Chiudiamo con il capolavoro di Beethoven – per la prima volta a Foligno – una stagione ricca di soddisfazioni dandovi appuntamento al 1° febbraio, quando riprenderemo il nostro straordinario viaggio nella musica per l’anno 2025”.
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Concerto evento Beethoven per la prima volta a Foligno
Mai eseguito prima in città, il capolavoro beethoveniano chiuderà il cartellone 2024 degli Amici della Musica di Foligno. Un vero e proprio evento nato dalla collaborazione con l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena
Si annuncia come un vero e proprio evento la chiusura della Stagione concertistica 2024 degli Amici della Musica di Foligno.
Per la prima volta in cartellone – e in città – arriva la celeberrima Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven, op. 125 “Corale” per Soli, Coro e Orchestra, monumento della storia musicale mondiale che sta già facendo registrare una grande adesione di pubblico da tutta la regione.
In programma all’Auditorium San Domenico sabato 23 novembre, ore 21, l’appuntamento celebra l’importante anniversario dei duecento anni dalla prima esecuzione del capolavoro accolta a Vienna il 7 maggio 1824, data che segna il cammino di un’opera che ha profondamente cambiato la musica occidentale.
Lo straordinario appuntamento, nato dalla collaborazione tra Amici della Musica, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (IUC) e Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena, è stato presentato in conferenza stampa all’Oratorio del Crocifisso venerdì 8 novembre da Marco Scolastra direttore artistico dell’associazione musicale folignate, Rinaldo Gentile presidente IUC e dal giovane direttore d’orchestra Michelangelo Mattoli.
“Da direttore artistico degli Amici della Musica sono davvero onorato di portare a Foligno un concerto sinfonico che ha fatto la storia della musica – ha esordito Marco Scolastra -. È stato un sogno a lungo accarezzato anche dai miei predecessori. Finalmente ci siamo e vorrei dedicare questo evento a Grazia Roberti Gentile, presidente e fondatrice illuminata che aveva questo desiderio. Ed è davvero straordinario che tutto questo sia stato reso possibile grazie alla collaborazione con la IUC e Rinaldo suo presidente, figlio della prof.ssa Gentile e ideatore dell’iniziativa,”
Il concerto, oltre a essere un tributo al genio di Beethoven, fa proprio il messaggio etico dell’opera, riflette sul significato, ancora attuale, di questa sinfonia. Un valore culturale e sociale affidato soprattutto al quarto movimento ispirato all’ode An die Freude di Schiller, simbolo di unità, fratellanza universale e libertà che l’ha reso non a caso, nel 1972, Inno dell’Unione Europea, mentre nel 2001 la Nona sinfonia è stata dichiarata dall’Unesco Memoria del Mondo.
E sulla scia di “Abbracciatevi Moltitudini”, la Nona – che ha debuttato a Roma per l’inaugurazione della Stagione IUC – vedrà in scena prestigiose realtà musicali italiane. Sul podio Enrico Saverio Pagano con la giovane ma già prestigiosa Orchestra Canova, il grandioso e celebre Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, Maestro del coro Lorenzo Donati punta di diamante della direzione corale, e quattro solisti d’eccezione Elisa Balbo soprano, la mezzosoprano Benedetta Mazzetto, il tenore Paolo Mascari, il basso Giacomo Nanni.
Come spesso capita in conferenza con gli Amici della Musica, si affacciano anche le note, quelle di Marco Scolastra che ha scandito al pianoforte le parole di Michelangelo Mattoli, anche lui folignate trasferitosi da undici anni a Pesaro. “La Nona sinfonia è l’opera più rivoluzionaria mai scritta da un compositore. E non solo per l’introduzione del coro mai avvenuta prima. A renderla unica è il suo essere un viaggio spirituale meraviglioso nella vita di ognuno, nel destino del genere umano fatto di sofferenza che trova riscatto nella fratellanza. Beethoven ci dice che non siamo soli come ben sottolinea l’ode di Schiller del celebre Inno alla Gioia”.
A dirigere la Sinfonia fu duecento anni lo stesso autore che la compose, già completamente sordo, tra il 1818 e il 1824 per dedicarla al Re di Prussia, Federico Guglielmo III. Eseguita per la prima volta al Teatro di Porta Carinzia a Vienna, riscosse un notevole successo, ma soprattutto c’è chi ha detto che “La musica non sarà più la stessa d’ora in poi”. Il pubblico accolse l’opera con grande entusiasmo e applaudì il compositore sventolando fazzoletti bianchi.
Venato di emozione l’intervento di Rinaldo Gentile nel ricordare la mamma fondatrice dell’associazione folignate. “Grazie a questa collaborazione, siamo riusciti in questa operazione davvero molto impegnativa, L’Orchestra Canova è da due anni orchestra residente della IUC. Sono musicisti giovani ma già di grande spessore. La Nona è opera matura di Beethoven e deve essere suonata in modo maturo che non vuol dire da persone mature, ma da artisti veri, dentro”.
“Alla fine della Nona Sinfonia si resta frastornati – scrive il musicologo Giorgio Pestelli, si ha l’impressione di essere stati in un luogo dove si è pronunciato un importante giuramento; ci sembra di avere la forza e il coraggio per essere fedeli alle promesse. E penseremo alle nove Sinfonie come a un baluardo di forme intelligibili e fraterne per aiutarci a vivere senza temere la vita”.
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Presentazione concerto Nona Sinfonia Beethoven
Si terrà venerdì 8 novembre, ore 11, Oratorio del Crocifisso, la conferenza stampa di presentazione del concerto evento dedicato alla celeberrima Nona Sinfonia di Ludvig Van Beethoven dall’Associazione Amici della Musica di Foligno.
Per la prima volta nella Stagione folignate, il concerto – 23 novembre 2024 Auditorium San Domenico – celebra i 200 anni dalla prima esecuzione del capolavoro beethoveniano e vede insieme AdM Foligno, IUC (Istituzione Universitaria Concerti di Roma) e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Alla conferenza interverranno il presidente dell’Associazione Amici della Musica Giorgio Battisti, il direttore artistico Marco Scolastra e Rinaldo Gentile presidente della IUC.
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Il Melodramma a Foligno nel 1884
Una produzione Amici della Musica di Foligno chiude le celebrazioni che la Caserma Gonzaga ha dedicato ai suoi 140 anni. In scena al San Domenico tre grandi musicisti per “La Traviata” in forma di concerto. Un tuffo nell’Ottocento del melodramma e della Foligno del tempo.
Con il Belcanto cala il sipario sugli eventi che per un anno intero hanno celebrato l’inaugurazione a Foligno il 19 ottobre del 1884, 140 anni fa, della Caserma Gonzaga del Vodice Ferrante, ancora oggi uno dei fiori all’occhiello della città.
A firmare l’evento di chiusura, in collaborazione con l’istituzione militare, la locale Associazione Amici della Musica che ha dedicato all’occasione “La Traviata” di Giuseppe Verdi in forma di concerto, opera celeberrima in programma all’Auditorium San Domenico sabato 19 ottobre, ore 21, con ingresso libero fino a esaurimento posti.
Una scelta non casuale che riallaccia i fili con quel 1884 che segnò l’inizio della Gonzaga, e che portò nel cartellone del Teatro Apollo, divenuto poi Teatro Piermarini, l’opera verdiana.
Al San Domenico il concerto proporrà una selezione dai tre atti affidata a artisti di fama internazionale, a cominciare dalla soprano Cinzia Forte – Teatro alla Scala, Covent Garden Londra, La Fenice di Venezia, Arena di Verona, Deutsche Opera Berlino, New National Theatre Tokio… – interprete tra le più acclamate al mondo, tra le più amate proprio nel ruolo di Violetta (La Traviata).
Con lei sul palco altri due grandi musicisti, il tenore Dario Prola e il pianista Marco Scolastra. Anche per loro platee internazionali e collaborazioni con direttori e orchestre di prestigio. Di recente il debutto di Prola nel ruolo di Turiddu/Cavalleria rusticana e Cavaradossi/Tosca alla Reggia di Venaria Reale di Torino. Umbro, Scolastra ha suonato nei più importanti teatri tra cui La Fenice di Venezia, il San Carlo e Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Musei Vaticani, “Concerti del Quirinale”, Conservatorio “P. I. Čajkovskij” di Mosca, Musikverein di Vienna, Carnegie Hall di New York. Ha registrato per Phoenix Classics, Stradivarius, Brilliant Classics, Decca, Rai 5.
“Siamo davvero orgogliosi di questo progetto e di questo incontro con una delle massime istituzioni cittadine – commenta Giorgio Battisti presidente degli Amici della Musica -. Con entusiasmo abbiamo accolto la proposta di offrire alla città un concerto che celebra la nascita della Gonzaga e l’antico rapporto che lega la città alla sua Caserma”.
Realtà che dà lustro all’Umbria intera con il suo Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito (CSRNE), oggi unica porta di accesso a livello nazionale per le diverse categorie della compagine militare, ovvero per chi già in carriera o per chi vi si affacci per la prima volta.
Insieme all’anniversario dei 140 anni, gli “Eventi 2023-24. La Caserma di Foligno una città nella città” hanno anche ricordato l’anniversario dei 150 anni (2023) della firma della convenzione tra Ministero della Guerra e Comune di Foligno per la costruzione della Caserma, progettata nel 1873 con avvio della costruzione nel 1874.
Un doppio appuntamento che meritava un programma dal grande fascino, con brani tra i più amati e leggendari dell’Opera italiana. Si ascolteranno Dall’Atto I Brindisi: “Libiam ne’ lieti calici”, Valzer: “Voi qui… Cessata è l’ansia che vi turbò?”, Duetto: “Un dì, felice, eterea”, Scena ed Aria: “È strano!… Sempre libera degg’io”. Dall’Atto II Scena ed Aria: “De’ miei bollenti spiriti… Oh mio rimorso!”, Scena: “Ed or si scriva a lui… Amami Alfredo”, Scena e Duettino: “Invitato a qui seguirmi”, Arietta: “Ogni suo aver tal femmina”, Finale. Chiuderà l’Atto III Preludio Scena ed Aria: “Teneste la promessa… Addio del passato”, Scena e Duetto: “Parigi, o cara, noi lasceremo”, Finale ultimo.
Il concerto sarà introdotto dal prof. Roberto Segatori con una “cornice” storico-sociologica che dalla città volgerà lo sguardo anche ai fatti dell’Italia dell’epoca.
Sempre il 19, dalle 11 alle 17, l’appuntamento è invece alla Caserma Gonzaga con l’annullo filatelico.
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Heart and soul of America
Foligno chiama America e ne celebra la tradizione musicale. Avviene a Foligno con gli Amici della Musica e due musicisti d’Oltreoceano, la soprano Maria Gabriella Landers e il baritono Brian Dore – coppia anche nella vita – che nella città umbra hanno scelto di vivere per metà dell’anno.
Un incontro tra persone e paesi da cui è nato il recital “Heart and Soul of America”, godibilissimo viaggio nella tradizione musicale americana che la stagione concertistica folignate propone al suo pubblico domenica 6 ottobre, ore 17, all’Auditorium San Domenico, quando in scena con i due cantanti ci sarà il pianista David Holkeboer.
“Siamo davvero felici di poter affidare alla musica il nostro messaggio d’amore per questa regione che ci ha accolti dal 2003 e per Foligno dove dal 2007 abbiamo una casa e tante amicizie – commentano Maria Gabriella e Brian. Raccontare chi siamo attraverso le note crediamo sia il modo migliore per esprimere la nostra gratitudine per tanta bellezza e accoglienza. Il dialogo tra culture è la ricchezza del mondo”.
Risultato, un ritratto dello spirito americano che i due artisti propongono in un concerto di rara autenticità. Anche perché una sintesi perfetta ne è la soprano Landers. Padre afroamericano e madre europea americana, risiede in Italia, a Foligno, e a New Haven, Connecticut, dove tra l’altro opera nei servizi di ricollocazione degli immigrati. Dopo la laurea in Storia dell’Arte al Barnard College della Columbia University, ha studiato canto lirico alla Juilliard School per poi esibirsi in gala operistici e concerti.
Di assoluta godibilità, il concerto – ideato su misura per la città e gli Amici della Musica – spazierà dall’intensità emotiva dei Negro Spiritual ai suoni tradizionali delle Old American Songs di Aaron Copeland, fino a Porgy and Bess di Gershwin, al musical West Side Story di Bernstein, a Samuel Barber, in un racconto denso di colori, paesaggi e suggestioni pronti a svelare la profondità e la vastità della musica degli States e della terra dove è nata.
Quanto a Brian Dore, dopo la laurea in Storia Americana ed Economia all’Università del North Carolina, si è diplomato in Esecuzione Vocale alla Manhattan School of Music di New York. Si è esibito in America e in Nord Europa, mentre dal 2007 al 2011 è stato primo baritono del Teatro di Dortmund, Germania. Ha interpretato di recente Mr. Ford nel Falstaff di Giuseppe Verdi al Verdi OFF! Festival per i detenuti del Carcere di Parma. Con Maria Gabriella ha fondato in Italia la CIU Travel, pluripremiata agenzia di consulenza turistica.
Nazionalità statunitense anche per David Holkeboer, noto pianista che ha lavorato con la Chamber Opera Theatre of New York, il First American Music Theatre Festival di Philadelphia, l’O’Neill Theatre Center in Connecticut, l’International Vocal Arts Institute, la Florentine Opera di Milwaukee, il Johanna Meier Opera Theatre Institute, il Respiro Program di New York City, l’Opera Lirica di Orvieto e con il programma Career Blueprints dell’Opera America. Tiene concerti in tutto il Nuovo Mondo, varie le registrazioni e le docenze in prestigiosi istituti musicali.
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