
Racconto concerto dedicato ai Madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa
Entra nel cartellone di Segni Barocchi Festival il prossimo appuntamento degli Amici della Musica di Foligno. Tra le due realtà un’amicizia consolidata affidata quest’anno alla coproduzione “L’avida sete”, madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa, racconto concerto in programma a Foligno martedì 29 agosto, ore 21, Oratorio del Crocifisso.
Ideato e scritto da Sandro Cappelletto, giornalista critico musicale e drammaturgo – voce narrante in scena -, lo spettacolo sarà affidato per la parte musicale all’Ensemble RossoPorpora, formazione fondata e diretta da Walter Testolin, oggi una delle più prestigiose formazioni di canto rinascimentale e barocco a livello internazionale.
Dedicato a Don Carlo Gesualdo, principe di Venosa, Conte di Conza (1566-1613): un compositore tanto grande quanto inquietante, come lo definì Igor Stravinskij, il concerto ripercorre la vicenda musicale e umana dell’ultimo discendente di una grande famiglia normanna e genio musicale senza tempo.
«Nell’Avida sete il contrappunto tra la narrazione e le straordinarie voci dell’ensemble RossoPorpora – commenta Sandro Cappelletto – ricrea uno spaccato dell’atmosfera che si respirava all’interno del castello nel quale Gesualdo viveva e in cui nacquero le sue musiche estreme, simbolo del cambiamento non solo artistico-espressivo, ma anche psicologico dell’Uomo di fine Rinascimento.»
Interpreti dei madrigali Cristina Fanelli canto, Lucia Napoli quinto, Elisabetta Vuocolo alto, Andrés Montilla-Acurero tenore, Giacomo Schiavo tenore, Guglielmo Buonsanti basso, Dario Carpanese cembalo, celebrati artisti che imprimono all’Ensemble uno stile fortemente espressivo, dovuto anche a un rigoroso studio filologico dei testi e degli ambienti culturali di cui la musica è espressione. Intensa anche l’attività discografica del gruppo, apprezzatissima dalla critica internazionale. L’amoroso & crudo stile, disco dedicato ai madrigali di Luca Marenzio, è stato definito dalla rivista francese ForumOpera “Una pietra miliare storica, un disco da portare sull’isola deserta”.
Prestigio anche per la bacchetta di Walter Testolin, direttore, cantante, didatta, divulgatore musicale, impegnato nella diffusione del repertorio vocale polifonico del Rinascimento, con all’attivo incisioni per le più importanti etichette discografiche europee. Oltreché RossoPorpora, ha fondato De Labyrintho (tra i gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale). Ha scritto per Treccani la parte dedicata al Madrigale nel volume Musica ed è autore di numerosi articoli pubblicati da riviste musicali e musicologiche, italiane ed estere. Organizza e dirige Italia mia – Storia del madrigale italiano, progetto triennale di studi, concerti, lezioni e conferenze sul madrigale iniziato a Roma nel 2020. Nello stesso anno ha fondato il Bach Collegium Roma.
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Omaggio al Perugino degli Ensemble Micrologus
È dedicato al Perugino il prossimo concerto – ingresso libero – degli Amici della Musica di Foligno. Un omaggio ai cinquecento anni dalla morte del “divin pittore” affidato al celebre Ensemble Micrologus che sabato 26 agosto, ore 21, porterà la sua musica rinascimentale a Spello, nella chiesa di Santa Maria Maggiore dove due importanti lavori di Pietro Perugino attraggono visitatori da tutto il mondo.
L’appuntamento, “Quant’è grande la Bellezza”, sottotitolo “La musica in Italia all’epoca di Perugino, il divin pittore” è parte di un articolato programma di eventi, “Il Perugino per tutti”, che i comuni di Foligno, Spello e Assisi propongono attraverso tour guidati nei luoghi dove preziose opere testimoniano il passaggio del Perugino in questa parte d’Umbria.
Con l’attesissimo ritorno dei Micrologus nella Stagione concertistica folignate, si ascolteranno musiche devozionali e cortesi perfettamente coerenti con i temi della cultura umanistica del grande artista del Rinascimento. In scaletta Laudi, canzoni e musiche strumentali di Alexander Agricola, Guillaume Dufay, Guglielmo Ebreo, Firminus Caron, Domenico da Piacenza, Lorenzo de’ Medici. Oltre alle Laudi, in programma pure raffinate bassedanze e balli, in un insieme di devozione spirituale, amor cortese e sensualità terrena, che riflette l’ampia tavolozza di emozioni dell’imponente catalogo di Perugino, nel momento più glorioso della cultura italiana.
In scena con gli storici fondatori umbri del gruppo Patrizia Bovi canto, arpa, Gabriele Russo viola, lira da braccio, ribeca e Goffredo Degli Esposti flauti dritti, zufolo col tamburo, zufolo e buttafoco, ci saranno anche Crawford Young liuto, cetra, Katerina Ghannudi canto, arpa.
Alla soglia dei quaranta anni dalla fondazione – sono nati nel 1984 – i Micrologus vantano una storia di successi internazionali che li ha resi raffinato gruppo di riferimento nel mondo per la musica medievale e rinascimentale. Un evento da non mancare al cospetto del grande Perugino e al suono degli strumenti angelici da lui raffigurati, l’arpa, il liuto e la viola d’arco.
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Concerto Multimediale: SUONI E VISIONI PER MICHELANGELO
Da Michelangelo a Britten e Sostakovic. Parla il linguaggio della multimedialità il concerto degli Amici della Musica dedicato al genio del Rinascimento. Protagonisti artisti di caratura internazionale per un evento di musica, canto e poesia, con le immagini di un celebre documentario del regista Nino Criscenti.
Tre artisti d’eccezione – un pianista e due voci – e un documentario di grande valore e bellezza. È nato così il concerto multimediale “Suoni e Visioni per Michelangelo”, prodotto dagli Amici della Musica di Foligno, in programma venerdì 30 giugno, ore 21, all’Auditorium San Domenico.
Dedicato a Michelangelo Buonarroti, il concerto vedrà in scena il tenore inglese Mark Milhofer, il basso Mirco Palazzi e Marco Scolastra al pianoforte, per un evento che intreccerà immagini, musica e poesia in un insolito ritratto del grande genio rinascimentale. “Michelangelo è stato anche poeta – commenta Marco Scolastra -. Le sue Rime hanno temi amorosi, esistenziali, politici, artistici e hanno ispirato due tra i maggiori compositori del Novecento, Britten e Sostakovic, che ne hanno realizzato cicli vocali meravigliosi. Così abbiamo scelto di portarli, con le immagini del regista Nino Criscenti, nella nostra Stagione concertistica”.
Voci e musica, quelle dei Seven Sonnets of Michelangelo di Britten e della Suite su versi di Michelangelo Buonarroti di Sostakovic, si uniranno infatti al documentario Il gigante. Indagine sul David di Michelangelo del regista Nino Criscenti, che introdurrà anche la serata. Mentre per il racconto in video, altro grande nome, quello di Antonio Paolucci. “Britten è giovanissimo quando compone i Seven Sonnets: il tema d’amore è traboccante – prosegue Scolastra -. Il brano di Sostakovic è invece uno degli ultimi della sua produzione: l’autore guarda alle poesie di Michelangelo come concentrato di saggezza.”
La produzione folignate ha tra l’altro conquistato l’interesse internazionale, con la casa discografica Brilliant Classics che nei giorni che precedono il concerto realizzerà la registrazione dei due cicli vocali.
Scrive Nino Criscenti a proposito di Il gigante. Indagine sul David di Michelangelo. “È il 1501. Michelangelo ha 26 anni. È a Roma dove ha scolpito la Pietà di San Pietro. Da Firenze gli chiedono una grande statua di David. Michelangelo torna nella sua città, lavora in gran segreto e dopo tre anni consegna il suo gigante di marmo, oltre cinque metri d’altezza, l’8 settembre del 1504. Perché Firenze ha voluto un David gigantesco? E perché lo ha scelto come simbolo delle libertà civili? Ricostruiamo la storia della statua più famosa del mondo sui luoghi stessi in cui si è svolta, tra chiese e palazzi del Rinascimento fiorentino”.
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Luciano Fancelli da Capodacqua di Foligno al Teatro alla Scala
Da Capodacqua di Foligno al Teatro alla Scala. La storia e la musica del fisarmonicista Luciano Fancelli in un doppio appuntamento degli Amici della Musica di Foligno. Per ricordare uno straordinario musicista nell’anniversario dei 70 anni dalla morte.
Fine settimana dedicato al celeberrimo musicista e compositore Luciano Fancelli, il musicista che portò la sua fisarmonica al Teatro alla Scala. La proposta, targata Amici della Musica di Foligno, è un doppio appuntamento – 9 e 10 giugno – nato in collaborazione con la rivista Strumenti&Musica e con l’Associazione Capodacqua. Un vero evento che omaggerà, nel 70° anniversario della morte, uno dei più grandi maestri della fisarmonica, universalmente noto per aver composto brani entrati nel repertorio di tutti i tempi. Nato a Foligno e vissuto a lungo a Capodacqua, Luciano Fancelli, morto a soli 24 anni, sarà al centro di una due giorni che prenderà avvio proprio nel piccolo borgo folignate, dove è in programma un convegno con musica, venerdì 9 giugno, ore 21, nella suggestiva Torre dei Trinci. Appuntamento invece sabato 10, ore 18, allo storico Palazzo Elmi Pandolfi di Foligno, per un concerto tutto Fancelli di uno dei più grandi interpreti del momento, il giovane, ma già noto al pubblico e alla critica internazionali, Samuele Telari, anche lui umbro.
“Salire Salire e… Sole”, titolo della due giorni, prenderà avvio con il convegno coordinato da Sergio Macedone, direttore di Strumenti&Musica, che farà il punto sulla vicenda musicale e umana del fisarmonicista con gli interventi di Fausto Di Cesare, concertista e storico, docente di pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia, di Patrizia Angeloni, concertista e docente di fisarmonica del Conservatorio di Latina e di Mirco Patarini, presidente della CIA (Confédération Internationale des Accordéonistes), concertista. La scena passerà poi al duo Antonino De Luca (fisarmonica) e Marta Giulioni (voce), protagonisti delle “Canzoni per voci e fisarmonica” di Luciano Fancelli. Tra musica classica, jazz e nuove sperimentazioni, l’artista è stato infatti anche autore di canzoni di struggente bellezza.
A Capodacqua Fancelli giunse all’inizio della seconda Guerra mondiale – era nato nel 1928 – dopo essersi trasferito a Terni. Fu qui che la sua passione per la fisarmonica trovò terreno fertile e dove scrisse alcuni dei brani più memorabili, amando comporre all’ombra di una quercia. Quella musica tornerà straordinariamente sabato 10, insieme all’attesissimo ritorno in Stagione di Samuele Telari. In programma i più celebri brani strumentali dell’integrale delle composizioni per fisarmonica di Luciano Fancelli, dove svettano brani di fama mondiale tra cui l’arrangiamento per fisarmonica della Cumparsita, Un giorno a Tolosa, Cartoni Animati, Helzapopping, Tre Impressioni.
Musica e parole condurranno in una storia tutta da ritrovare. Scoprendo che a 19 anni il fisarmonicista vinse il Concorso Internazionale “Città di Stradella” e tenne concerti in tutta Italia. Musicisti e musicologi lo notarono e ne parlarono polemicamente: la sua produzione non era “classica” ma neppure “leggera”, o “ballabile”, “cantabile”… etichette che non potevano contenere quel vulcano di creatività che si stava manifestando. Nel 1947 entrò in RAI. Due rubriche affidate ad un musicista giovanissimo: Voci e Strumenti in libertà e Luciano Fancelli e la sua fisarmonica. Nel 1950 con una memorabile esecuzione della Quinta Sinfonia di Beethoven vinse il premio concertisti del 4° Concorso Nazionale di Ancona. Per poi giungere nel 1951 al Teatro alla Scala con la famosa Fisorchestra Frontalini. Fu un successo! Iniziò a registrare qualche disco. Il 24 gennaio 1953, all’apice del successo, morì a Terni per una setticemia in seguito a un mal di gola mal curato.
Da non dimenticare.
Venerdì, prima del convegno-concerto – ingresso € 5 – apericena alle 19.30 alla Torre dei Trinci a cura dell’Associazione Capodacqua. Prenotazione obbligatoria al 329 8429893 (€ 15).
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Ancora jazz nel cartellone degli Amici della Musica
Ancora jazz nel cartellone degli Amici della Musica per uno straordinario concerto in collaborazione con Festa di Scienza e Filosofia. Musicisti d’eccezione, Gabriele Mirabassi (Perugia) clarinettista e Roberto Taufic, chitarrista brasiliano, suoneranno per “um Brasil diferente”, viaggio musicale di andata e ritorno dall’Italia al Brasile, con tappa a Foligno. Ingresso libero con prenotazione al sito www.festascienzafilosofia.it.
Noto alle platee internazionali, il duo proporrà riletture di canzoni e pezzi strumentali brasiliani di varie epoche, a cui si aggiungeranno composizioni originali legate a doppio filo all’idea dello sguardo da lontano. Per un Brasile profondo, identitario, oggetto di rispetto e affetto, visto da un’angolazione che i due protagonisti hanno scoperto di avere in comune nel preciso punto di incontro dell’andata dell’uno e del ritorno dell’altro.
Il concerto precederà la conferenza di Vito Mancuso.

GALLIANO, CATRIA e CIAMMARUGHI – doppio appuntamento con il Jazz
Fine settimana con doppio concerto dedicato alla borsa di studio “Mario Guidi”. Per gli Amici della Musica arriverà eccezionalmente in città il grande Richard Galliano, indiscusso mito della fisarmonica jazz. Protagonisti del secondo concerto i jazzisti Ramberto Ciammarughi e il vincitore della borsa di studio Riccardo Catria, trombettista.
Leggendario, unico, straordinario. Richard Galliano, il più grande fisarmonicista in attività al mondo, jazzista, l’unico che ha inciso per Deutsche Grammophon, sarà l’atteso protagonista del concerto evento dedicato alla seconda edizione della borsa di studio “Mario Guidi”. Una serata che gli Amici della Musica di Foligno dedicano a Guidi, manager folignate prematuramente scomparso, il primo in Italia a dar vita a un’Agenzia jazz. E Galliano – come tanti altri big di quel mondo – era nella sua scuderia.
In programma il 14 aprile all’Auditorium San Domenico, ore 21, “Passion Galliano” è un concerto nato lo scorso anno in occasione dei 50 anni di carriera del celebre bandoneonista francese – ma le sue origini sono italiane – che intreccia sonorità jazz, tango e musica classica, in una scaletta di brani coinvolgente e emozionante. L’evento, perché di vero evento si tratta, è in collaborazione con Young Jazz Festival. Il ricavato del concerto sosterrà per intero la borsa di studio “Mario Guidi”. Dagli Amici della Musica un sentito ringraziamento a Galliano per la generosa partecipazione.
L’evento sarà il primo dei due appuntamenti di un fine settimana – 14 e 16 aprile – all’insegna del grande jazz.
Compositore e trascrittore dei brani di Piazzolla, Galliano traccerà con il suo accordeon un suggestivo affresco musicale che porterà al pubblico del San Domenico il ritratto di un artista che in mezzo secolo di musica ha profondamento mutato lo stile, i linguaggi, i generi della fisarmonica, riscrivendone la storia attraverso un’instancabile ricerca sulle risorse timbriche, espressive, ritmiche. Un percorso che a partire dalla tradizione francese, se ne è poi svincolato, facendo della fisarmonica uno strumento di spicco nel jazz. Non a caso il programma accosta a sue composizioni originali, musiche di Debussy, Satie, Chopin, Sauget, Granados y Campiña e naturalmente Astor Piazzolla.
Nato nel 1950 da una famiglia di origini italiane, Richard Galliano, musicista, compositore, direttore d’orchestra, si avvicina alla fisarmonica a quattro anni grazie al padre, Lucien Galliano, professore di fisarmonica. Frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l’armonia, il contrappunto e il trombone. Quattordicenne si innamora del jazz, con la scoperta di Clifford Brown, di cui inizia a trascrivere i chorus per fisarmonica. È l’inizio di un percorso che lo avvicinerà allo studio dei fisarmonicisti brasiliani e alla scoperta dei virtuosi che si sono avvicinati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme, Felice Fugazza, Adamo Volpi, Luciano Fancelli). L’incontro con Astor Piazzolla, avvenuto nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, lo sprona a tornare alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango, contaminandolo con le influenze ritmiche, armoniche, espressive del jazz. Più di 50 gli album registrati.
Poi domenica 16 aprile, ancora Auditorium San Domenico, ore 17, per il secondo appuntamento che porterà sul palco Riccardo Catria, giovane trombettista jazz, vincitore della borsa di studio 2023 “Mario Guidi”. Con lui in scena il celebre jazzista, pianista umbro, Ramberto Ciammarughi. Un incontro tra generazioni in nome del grande jazz.
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Leggendario, unico, straordinario: Richard Galliano
Leggendario, unico, straordinario. Richard Galliano, il più grande fisarmonicista al mondo, jazzista, l’unico che ha inciso per Deutsche Grammophon, sarà con noi il 14 aprile, Auditorium San Domenico, ore 21, in occasione del premio “Mario Guidi”. Un concerto assolutamente da non perdere, tra jazz e musica classica, coinvolgente e emozionante. L’evento, perché di vero evento si tratta, è in collaborazione con Young Jazz Festival.
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La Stagione 2023 non poteva iniziare meglio…
Musica straordinaria, pubblico entusiasta.
Stellari Enrico Dindo (violoncello) e Carlo Guaitoli (pianoforte) che hanno incantato l’Auditorium San Domenico.
La Stagione 2023 non poteva iniziare meglio. E non è che l’avvio.
Ci vediamo presto. Continuate a stare con noi.
Foto © Francesco Fratta
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42esima Stagione Concertistica – concerto inaugurale
Prestigioso avvio di Stagione 2023 per gli Amici della Musica di Foligno. Il sipario si alzerà sulla 42esima edizione domenica 12 marzo, ore 17, Auditorium San Domenico, con il concerto inaugurale affidato a due grandi maestri italiani, il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Carlo Guaitoli.
Interpreti di caratura internazionale, saranno loro a proporre musiche di Schumann, Brahms e Mjaskovskij, in un programma intenso e di grande fascino dedicato a tre grandi classici del repertorio per violoncello e pianoforte. Il concerto si aprirà infatti con i Phantasiestücke op. 73 di Schumann, lavoro che risente del carattere intimo della “Hausmusik” (musica domestica), un genere destinato all’epoca a un consumo privato. Seguiranno le note di Brahms con la Sonata in mi minore op. 38, una sonata in tre movimenti che richiama la musica di Bach e del suo amato Schubert. Chiusura con la splendida Sonata n. 2 op. 81 di Mjaskovskij. Considerato il padre della sinfonia sovietica, l’eclettico autore russo ne ha composte 27, scrivendo anche poemi sinfonici sulle parole di Edgar Allan Poe. La Sonata, con il suo prezioso lavoro di partitura, vede il giovanissimo compositore affrontare con arguzia la musica di Prokofiev e del suo contemporaneo Rachmaninoff.
Note delle grandi occasioni che troveranno di Dindo e Guaitoli due protagonisti d’eccezione. Con la conquista nel 1997 del primo premio della VI edizione del Concorso “Rostropovich” di Parigi – primo e unico italiano a riuscire nell’impresa – il violoncellista Enrico Dindo ha ricevuto il definitivo riconoscimento internazionale segnando anche l’inizio di un’attività da solista che lo ha portato a esibirsi in moltissimi paesi del mondo, con orchestre prestigiose, al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Rafael Payaré, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Järvj, Valery Gergev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich. Suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
Palcoscenici internazionali anche per Carlo Guaitoli, pianista classico, solista in scena con prestigiose orchestre tra le quali Israel Philharmonic, Tokyo Symphony Orchestra, Johannesburg Philharmonic Orchestra, Filarmonica di Stoccarda, Edmonton Philharmonic Orchestra, Filarmonica Toscanini, Orchestra di Padova e del Veneto. Musicista eclettico, interessato ai diversi linguaggi contemporanei, collabora con artisti di diversa estrazione, tra cui Tamas Vasary, Alexander Kniazev, Simone Rubino, il Quartetto d’archi della Scala, Wim Mertens, Alice, Enrico Intra, Alessandro Preziosi, Laura Morante. Al 1993 risale il suo lungo sodalizio con Franco Battiato che lo ha visto in veste di pianista e direttore d’orchestra alla guida di prestigiose orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra e l’English Chamber Orchestra.
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Al via la nuova stagione degli Amici della Musica di Foligno
Grande attesa per la 42ª Stagione concertistica dell’Associazione musicale folignate che prenderà ufficialmente avvio il 12 marzo. Ventotto appuntamenti in cartellone per un 2023 all’insegna del dialogo tra generi musicali, con grandi protagonisti del panorama internazionale, da Galliano a Canino, a Andaloro, le più celebri Orchestre italiane, ma anche giovani vincitori di premi internazionali. Con dediche a Luciano Fancelli, Perugino e un posto speciale per la musica jazz. Concerti nei luoghi più suggestivi della città e trasferte nelle vicine Spello, Bevagna e Capodacqua.
Riparte la Stagione concertistica degli Amici della Musica di Foligno – 42esima edizione – con un cartellone 2023 all’insegna della grande musica e dell’incontro tra generi musicali diversi. Un dialogo che si muoverà in particolare tra musica classica e jazz con uno dei concerti clou dell’anno, un vero evento, affidato al grande fisarmonicista Richard Galliano (14 aprile). Molte pure le nuove collaborazioni con realtà cittadine e del territorio, per un programma che accoglie ventotto appuntamenti – 8 a ingresso libero – presentato all’Oratorio del Crocifisso dal presidente Giorgio Battisti e dal direttore artistico Marco Scolastra, nel corso di una conferenza stampa che ha visto intervenire anche il sindaco della città Stefano Zuccarini e Cristiano Antonietti, segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
“Con le nostre stagioni musicali – ha esordito il presidente Battisti – cerchiamo di comporre un caleidoscopio di suoni, immagini, emozioni, un grimaldello capace di schiudere i nostri cuori e donarci qualche momento di felicità. Lo facciamo, fedeli alla nostra missione, aprendoci a nuove contaminazioni e contando su numerose collaborazioni. Non solo le istituzioni, pubbliche e private, ma anche le tante realtà del territorio che, come noi, si impegnano, producono idee, creano ricchezza ideale e materiale”.
Intensificate infatti le coproduzioni con Festa di Scienza e Filosofia, Segni Barocchi Festival e le sinergie con Young Jazz, l’Associazione Capodacqua, Strumenti&Musica Magazine, I Primi d’Italia. Con la musica che sarà accolta in nove diversi luoghi con uscite verso località e comuni limitrofi, Spello (Villa dei Mosaici e Chiesa di Santa Maria Maggiore), Bevagna (Teatro Torti), Capodacqua di Foligno.
Programma ricchissimo, pronto a muoversi tra generi e stili diversi, dal classico al belcanto al jazz, con incursioni tra teatro e musica, ci sarà la straordinaria attrice Paola Pitagora, affiancando ai concerti recital, masterclass, laboratori di musicoterapia in collaborazione con Usl 2, seminari, trasferte verso importanti teatri lirici italiani, il Verdi di Trieste e lo Sferisterio di Macerata. “Se dovessi dare un sottotitolo a questa Stagione, la intitolerei al viaggio – ha commentato il direttore artistico Scolastra. Intraprenderemo molti percorsi nel tempo e nello spazio, nei luoghi del contemporaneo e nella memoria, in un confronto tra generazioni diverse, tra le stelle del panorama internazionale, tra cui il celebre fisarmonicista francese Richard Galliano, il più celebre camerista italiano dei nostri tempi, il pianista Bruno Canino, il clarinettista Alessandro Carbonare, il pianista Giuseppe Andaloro, il clarinettista jazz Gabriele Mirabassi, l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, il Quartetto Prometeo, accanto ai giovani vincitori di importanti concorsi internazionali, dal Casagrande al Lirico Sperimentale di Spoleto.”
Come di consueto la Stagione accoglie vari concerti con dedica. Tra questi l’omaggio, nei 70 anni dalla scomparsa, al grande fisarmonicista umbro – di Capodacqua di Foligno – Luciano Fancelli, celebrato con una due giorni di convegno e musica (9 e 10 giugno). Ma le note condurranno pure ai 500 anni della morte di Perugino, per approdare ai giorni nostri con il cinema di Fellini e le musiche di Rota, e la seconda edizione del premio intitolato a Mario Guidi, in collaborazione con il Conservatorio Morlacchi di Perugia. Il vincitore, il trombettista Riccardo Catria suonerà il 16 aprile in un incontro jazz con il pianista Ramberto Ciammarughi.
“Dal Comune non possiamo che dirvi grazie – ha dichiarato il sindaco Zuccarini -. La professionalità e ancor più la passione che l’Associazione mette nell’imbastire questo programma, con mezzi certamente non illimitati, con l’aiuto doveroso dell’Amministrazione e della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, è qualcosa di sorprendente di cui beneficia l’intera città.”
Concerto inaugurale il 12 marzo con la musica dei Grandi Maestri classici, Schumann, Brahms e Mjaskovskij e il violoncello di uno dei grandi artisti italiani nel mondo, Enrico Dindo, e il pianoforte di Carlo Guaitoli, Attenta alle nuove generazioni, la Stagione ritroverà anche il pubblico dei più piccoli con il Family Concert “Pinocchio. Il Musical”, mentre si confermano a settembre le Summer Masterclass di canto lirico, docenti Cinzia Forte e Desirée Rancatore, con la novità di una terza proposta: lezioni di canto barocco affidate al M° Walter Testolin. Belcanto protagonista pure con artisti celebri quali Mark Milhofer, Mirco Palazzi, Maura Menghini.
Salto nella storia anche con la musica medievale dell’Ensemble Micrologus, agosto a Spello, mentre sarà la Corte di Palazzo Trinci a salutare la ripresa di Classica d’Estate, 28 luglio, evento firmato Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno con musica di Gershwin affidata al celebre pianista Roberto Cappello. Spazio poi agli eventi multimediali, alle proiezioni, ai recital – 13 maggio con Paola Pitagora icona del teatro italiano -, alle prime assolute. Come quella che vedrà la musica entrare in un ambito insolito, il mondo del rugby a 200 anni dalla fondazione. Su commissione degli Amici della Musica, l’operina “William’s Game”, con musica di Fabrizio De Rossi Re, voce narrante Pino Strabioli, testi di Massimiliano Castellani – 1° novembre.
Concerti clou di stagione, due appuntamenti sinfonici, il 27 maggio che vedrà insieme il clarinettista Alessandro Carbonare e l’Orchestra di Padova e del Veneto e due capolavori di Mozart, mentre il cartellone si chiuderà il 1° dicembre con il vincitore 2022 del Concorso Casagrande, il pianista Yuanfan Yang e l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con due monumenti beethoveniani: “Imperatore” e la Sinfonia n°5.
“Grande musica, ma prosegue anche l’impegno nel sociale – ha concluso Giorgio Battisti -, al servizio di chi è in difficoltà. L’Associazione destina infatti le donazioni del 5×1000 ai laboratori di musicoterapia, 12 incontri, che impegnano da anni gli Amici della Musica in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL Umbria 2.” Sulla stessa lunghezza d’onda Cristiano Antonietti della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno “Da anni sosteniamo l’attività degli Amici della Musica per il valore artistico delle loro iniziative, ma anche per una profonda sintonia di intenti. La Fondazione lavora per migliorare il benessere degli individui, proprio come fanno gli Amici della Musica con le loro iniziative e con l’esperienza della musicoterapia. Favorire la crescita delle persone e dell’intera comunità, ridurre le disuguaglianze. Questo ci unisce.”
In città, oltre che all’Auditorium San Domenico, i concerti saranno accolti all’Oratorio del Crocifisso, alla Corte di Palazzo Trinci, a Palazzo Elmi Pandolfi, alla Scuola di Musica “A. Biagini”. Varie infine le possibilità di abbonamento, tra cui il “carnet 5 concerti”, sconti per fasce d’età sopra i 65 e sotto i 30 anni e lo speciale “A concerto con mamma e papà”, che prevede con la sottoscrizione di due abbonamenti ingressi gratuiti per figli e nipoti sotto i 14 anni.
La Stagione è stata presentata alla città domenica 26 febbraio all’Auditorium San Domenico, alle ore 17, con il concerto a ingresso libero “Arrivederci Chet”, omaggio al grande jazzista Chet Baker.
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