22º Premio Trio di Trieste, Semifinale – Trio Nebelmeer – Schubert: Notturno in mi bem magg D 897
22º Premio Trio di Trieste – Concorso Internazionale
Associazione Chamber Music Trieste – Semifinale, 9 settembre 2014 – Categoria D, Trio con pianoforte
Trio Nebelmeer (Francia) vincitori dell’edizione
Loann Fourmental – pianoforte
Arthur Decaris – violino
Florian Pons – violoncello
Franz Schubert: Notturno in mi bemolle maggiore D 897
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Appuntamento a Foligno con il Trio Nebelmeer
Appuntamento a Foligno con il Trio Nebelmeer ospite della Stagione concertistica Amici della Musica per la sezione dedicata ai “Vincitori di Concorsi Internazionali”.
Giovane ma già celebre formazione di origine francese, il Trio si esibirà sabato 7 giugno all’Auditorium San Domenico, ore 21, dove chiuderà la propria tournée italiana seguita al prestigioso “Premio Trio di Trieste” che ha visto i tre musicisti aggiudicarsi l’edizione 2024.
Composta dal violinista Arthur Decaris, dal violoncellista Florian Pons e dal pianista Loann Fourmental, la formazione che deve il nome – Mare di Nebbia tradotto in italiano – al celebre dipinto romantico di Caspar David Friedrich “Viandante nella Nebbia”, proporrà un programma dedicato a Schubert, Mendelssohn e Ravel.
In concerto la libera fantasia schubertiana si esprimerà nel “Notturno” in mi bemolle maggiore Op. 148 che aprirà il programma, quasi un’introduzione al capolavoro di Mendelssohn (Trio n.1 in re minore Op. 49), datato 1839, anno in cui lo stesso Mendelssohn molto “frequentava” la musica di Schubert. Si chiude con un salto nel modernismo neoclassico con il Trio in la minore di Ravel, eseguito per la prima volta a Parigi nel 1915 con tre esecutori d’eccezione: Alfredo Casella al pianoforte, Georges Enescu al violino e Louis Feuillard al violoncello.
Nato nel 2019 da una profonda ispirazione romantica, il Trio Nebelmeer ha seguito un rigoroso percorso di studio sotto la guida di formazioni cameristiche come il Trio Wanderer, il Quartetto Modigliani e il Quartetto Diotima, e affinato un repertorio incentrato sulle composizioni per trio con pianoforte dell’Ottocento e del primo Novecento.
Straordinario nel creare un suono avvolgente e ricco di emozione, il Trio ha presto conquistato l’attenzione internazionale con inviti in prestigiosi festival, teatri e istituzioni musicali, mentre arriva nel settembre 2022 la nomina a “Trio in residence” della Cappella Musicale della Regina Elisabetta in Belgio.
Preziosi anche gli strumenti in scena. Arthur Decaris suona un violino Giovanni Francesco Pressenda, gentilmente concesso dal fondo Talents & Violon Celles, con il sostegno della Fondazione Safran per la Musica. Nelle mani di Florian Pons invece un violoncello del XVIII secolo attribuito ad Ambroise de Comble, discepolo del celebre Stradivari.
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A Foligno la stella del jazz Rita Marcotulli per il premio Mario Guidi
Due appuntamenti per il “Premio Mario Guidi 2025”. Nel cartellone degli Amici della Musica di Foligno grande attesa per l’icona del piano jazz Rita Marcotulli. Concerto poi domenica del quartetto di Vittorio Esposito, pianista vincitore dell’edizione 2024
Grande jazz a Foligno con l’arrivo della pianista Rita Marcotulli. La celebre artista sarà in città per la quarta edizione del “Premio Mario Guidi”, atteso evento targato Amici della Musica di Foligno. Musicista e compositrice, acclamata interprete del jazz italiano nel mondo, la Marcotulli porterà in scena il suo “Autoritratto”, piano solo, che la vedrà all’Auditorium San Domenico giovedì 15 maggio, ore 21.
Sarà il primo di un doppio appuntamento che proseguirà domenica 18, ore 17, quando a salire sul palco del San Domenico sarà il quartetto del giovane talentuoso pianista Vittorio Esposito, vincitore dell’edizione 2024 del Premio che l’associazione musicale dedica dal 2022, in collaborazione con Young Jazz Festival, a Mario Guidi, folignate, manager pioniere del jazz italiano, scomparso nel 2019.
“Nella sua prestigiosa ‘scuderia’ c’era anche Rita Marcotulli – commenta il presidente degli “Amici” Giorgio Battisti -. Oggi abbiamo il privilegio di averla con noi e teniamo a ringraziarla per questa sua straordinaria e generosa partecipazione. Con lei ascolteremo un’autentica primadonna della musica italiana, jazzista e compositrice raffinata, sulla scena con immutato successo da quasi 50 anni. E come ogni volta il ricavato del concerto andrà a sostegno del Premio”.
Perché proprio come avveniva nello spirito dell’agenzia Guidi, la stagione concertistica ha scelto di portare al pubblico i musicisti top insieme alla volontà di accogliere, scovare e accompagnare i giovani verso carriere internazionali.
Spazio allora alla stella Marcotulli – molte già le prenotazioni anche da fuori regione – che in concerto affiderà al pianoforte il desiderio di raccontare storie attraverso le note. “Un viaggio immaginario che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura, dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo. Tutto affidato a composizioni originali ma anche suggerite dalle emozioni del momento con una buona parte di improvvisazione, tra un omaggio al cinema e ad autori popolari italiani come Domenico Modugno e Pino Daniele”. Senza dimenticare che il programma potrà variare a seconda della sensibilità di Rita con l’aggiunta di standard, improvvisazioni o brani nuovi.
Poi domenica il pubblico sarà invece tutto per il Vittorio Esposito Quartet, con lo stesso Esposito al pianoforte, Gabriel Marciano sax alto, Gabriele Pagliano contrabbasso, Cesare Mangiocavallo batteria. Nato nel 2020 il quartetto suonerà brani originali scritti di recente dallo stesso leader per l’ultima registrazione discografica in uscita nel 2025. Il gruppo si ispira nelle sue sonorità alla scena musicale contemporanea di New York.
Non è certo il primo premio per il giovane Esposito – nato a Napoli nel 1998 – vincitore nel 2023 del Concorso per pianisti Lelio Luttazzi e nel 2024 del primo premio al Concorso Isio Saba. Varie le registrazioni all’attivo e le esibizioni con artisti del calibro di Fabio Zeppetella, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Marco Valeri, Vincenzo Florio, Zach Brock, David Linx, Joe Farnsworth, Bruce Ditmas.
Settimana quindi all’insegna del jazz, anche se il Premio giunge quest’anno con un velo di malinconia per la recente scomparsa di Maria Rita Cacchione, donna impegnata, vibrante femminista, coraggiosa attivista per un mondo migliore. “Compagna di una vita di Mario Guidi e mamma del jazzista Giovanni Guidi, partecipava ogni volta con entusiasmo e generosità alla realizzazione del Premio coinvolgendo e portando in città jazzisti di fama internazionale. La ricordiamo con affetto e gratitudine – la nota degli Amici della Musica -”.
Mario Guidi fonda nel 1991 la MGM Produzioni Musicali, agenzia tra le migliori a livello internazionale che l’ha condotto nel 2018 alla vicepresidenza dell’Associazione nazionale IJN legata alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Tra i “suoi” musicisti grandi nomi del panorama mondiale, Enrico Rava, Doctor 3, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, John Scofield, Steve Swallow, Carla Bley, Bill Frisell. Consolidate le collaborazioni con i più prestigiosi festival jazz, così come i tour a New York, San Paolo, Rio De Janeiro, Buenos Aires, Brasilia, Salvador de Bahia, Dublino, Berlino, Seoul, Hong Kong.
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I “Capolavori in Miniatura” di Roma Tre Orchestra Ensemble
Entra nel vivo la Stagione Amici della Musica di Foligno con “Capolavori in Miniatura”, omaggio ai due giganti Beethoven e Prokof’ev. Appuntamento domenica 27 aprile, Auditorium San Domenico, ore 18, dove le note saranno affidate al Roma Tre Orchestra Ensemble, formazione di prestigio internazionale al traguardo dei venti anni dalla fondazione.
Di grande spessore il programma che aprirà con la celeberrima “Eroica” di Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55, nella versione per 11 strumenti curata da Roma Tre Orchestra, per poi proseguire con la Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 25 “Sinfonia classica” di Sergej Prokof’ev, versione per 11 strumenti, nuova commissione a cura di Matteo Rubini.
Due celeberrime Sinfonie che offrono all’ascolto uno straordinario equilibrio tra tradizione e innovazione: con Beethoven che cerca di trascendere il passato, mentre Prokof’ev lo omaggia con ironia e leggerezza. E dove Beethoven rompe con la forma sinfonica classica, espandendola e riempiendola di una nuova potenza drammatica e simbolica. Prokof’ev, al contrario, torna allo stile classico con spirito giocoso e innovativo, rivisitandolo in chiave moderna.
Senza dimenticare l’importanza della Sinfonia n. 3, “L’Eroica”, nel segnare una svolta epocale nella storia della musica. Composta nel 1803, Beethoven abbandona il formalismo classico per dare spazio a una sinfonia più lunga, complessa ed espressiva. Inizialmente dedicata a Napoleone Bonaparte, è un’opera con profondi contrasti emotivi e una struttura innovativa.
“Tra il 1916 e il 1917 arriva invece la Sinfonia n. 1 di Prokof’ev, la “Sinfonia classica” che qui presentiamo nella nuova versione per piccola orchestra commissionata a Matteo Rubini – dichiara Roma Tre Orchestra -. È un omaggio allo stile sinfonico del XVIII secolo, in particolare a Haydn. Nonostante il rispetto delle forme classiche, Prokofiev arricchisce l’opera con la sua inconfondibile ironia, energia e brillantezza armonica”.
Il concerto, nato dalla collaborazione tra l’Associazione musicale folignate e Roma Tre Orchestra, porterà al pubblico dell’Auditorium una formazione che vanta collaborazioni con importanti enti artistici italiani, da RomaEuropa Festival ai Concerti del Quirinale, all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, alla GOG Giovine Orchestra Genovese. Che da anni si esibisce con solisti di livello internazionale come Gianluca Cascioli, Maurizio Baglini, Roberto Prosseda, Enrico Bronzi, Carlo Guaitoli, Ilia Kim, Gloria Campaner, Roman Rabinovich, ma anche con lo scrittore Alessandro Baricco, le cantanti liriche Daniela Mazzucato e Veronika Dzhioeva. Con direttori del livello di Gunter Neuhold, Yoram David, Bruno Weinmeister, Donato Renzetti, Will Humburg, Sir David Willcocks, Francesco Lanzillotta, Marcello Bufalini, Fabio Maestri, Pietro Borgonovo e molti altri ancora.
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Haydn e Saramago per il concerto di Pasqua
Haydn e Saramago per il concerto di Pasqua degli Amici della Musica di Foligno. Un’intensa prima esecuzione assoluta che, proprio nel giorno di venerdì santo, 18 aprile alle 17, porterà in scena, all’Oratorio del Crocifisso, “Passione secondo Gesù”, racconto concerto prodotto dall’Associazione musicale folignate e liberamente tratta dall’opera del celebre scrittore portoghese.
Con la drammaturgia di Sandro Cappelletto, che sarà anche voce narrante, e il pianista Marco Scolastra, lo spettacolo, che unisce alla musica di Haydn le parole di uno dei più amati scrittori della contemporaneità, Premio Nobel, ha una storia antica.
Nasce venerdì 6 aprile 1787, anche allora un venerdì santo, nella cattedrale di Cadice, nel sud dell’Andalusia. Il vescovo di quella città spagnola chiede a Franz Joseph Haydn di comporre una musica che accompagni la celebrazione della Messa di quel giorno e la contestuale meditazione sulle Ultime Sette Parole. Haydn accoglie l’invito e scrive un nuovo lavoro che battezza Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce ovvero Sette Sonate con una Introduzione ed al fine un Terremoto.
Quanto invece a Saramago, nel 1991, alla vita del Cristo ha dedicato un romanzo, il Vangelo secondo Gesù. Una vertiginosa audacia letteraria si unisce così all’incedere di una musica di intensa, intima spiritualità, nella testimonianza di due artisti che si sono posti di fronte allo “scandalo della Croce”.
Così commenta Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, giornalista, Accademico di Santa Cecilia. «Il compianto scritto da Haydn per il corpo morente del Cristo: l’Introduzione, la successione dei sette Adagio, il Terremoto finale, lo sgomento e la speranza della redenzione. A questa musica, nata per la settimana della Passione, per riflettere sul suo mistero, doloroso e salvifico, si accompagnano – qui – le parole del Premio Nobel José Saramago. Lo scrittore portoghese non era credente, si diceva ateo. Nel suo Vangelo, il Cristo è un “figlio dell’Uomo” che soffre, muore, si domanda perché suo padre abbia deciso per lui un destino così crudele. Musica e parole narrano una vicenda che riguarda tutti, cercando quella verità concessa agli artisti più grandi».
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N.E.W.S. Live Electronic e Multimedia AI Generated
Le nuove frontiere della musica in una performance elettroacustica affidata a studenti e studentesse del Liceo Musicale di Terni. Con gli Amici della Musica per Festa di Scienza e Filosofia
La Stagione concertistica incontra Festa di Scienza e Filosofia
Una collaborazione lunga e collaudata che porterà quest’anno all’Auditorium San Domenico, venerdì 11 aprile, ore 11, una prima esecuzione assoluta prodotta da Amici della Musica di Foligno in tandem con la kermesse cittadina.
Ad attendere il pubblico ci sarà N.E.W.S. (Nord, Est, West, Sud) per quattro gruppi strumentali, Live Electronic e Multimedia AI Generated, composizione elettroacustica nata da un progetto/percorso ideato e coordinato dal M° Marco Pontini con gli alunni della classe V del Liceo Musicale “F. Angeloni” di Terni – di cui Pontini è anche docente – Corso di Tecnologie Musicali.
In un incontro multimediale tra note e nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, il programma porterà al San Domenico un’innovativa sperimentazione interdisciplinare, con gli studenti distribuiti in quattro gruppi strumentali che occuperanno l’Auditorium in corrispondenza dei quattro punti cardinali, da cui il titolo N.E.W.S.
Dai distinti gruppi la musica, elaborata elettronicamente, si unirà in un unico elemento sonoro secondo le tecniche della Musica Concreta della scuola di Parigi. Fino a sondare nuove frontiere dell’arte in una performance multimediale affidata alla proiezione in sincrono di materiali video generati ed elaborati attraverso l’intelligenza artificiale, partendo dalle semplici geometrie bi-dimensionali ispirate da Flatlandia di Edwin Abbott Abbott, per arrivare all’astrattismo tridimensionale della matematica frattale.
In scena nel gruppo Nord Francesco-Paolo Coccetti (violino), Gianmarco De Sibbi (keyboard), Lorenzo Proietti (chitarre). In quello Est Andrea Fortunati (keyboard/regia del suono), John Gentili (c.basso/basso), Alessio Paoletti (chitarre). Per West Beatrice De Santis (clarinetto), Sofia Frizzi (percussioni). Fino al Sud con Chiara Casale (chitarra), Denise Chiorlin (flauto), Desirée Rosatelli (keyboard).
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito di Festa di Scienza e Filosofia.
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Il fascino magico della sand art
Ci sarà anche questo nel prossimo appuntamento degli Amici della Musica di Foligno, evento nato in collaborazione con il Rotary Club di Foligno e che vedrà l’intero ricavato devoluto alla ONG “Medici con l’Africa Cuamm”, la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.
Inaugurata la Stagione 2025 con il gigante Alexander Lonquich, il cartellone folignate entra nel vivo domenica 2 marzo, ore 17, Auditorium San Domenico, con “Ladre di Sabbia”, un suggestivo spettacolo multimediale che porterà in scena le criticità di un mondo percorso da urgenti questioni umanitarie, come la storia delle “schiave” costrette a rubare la sabbia sulle spiagge dell’arcipelago di Capoverde.
Una vicenda diventata racconto di grande originalità attraverso le “visioni” create dal vivo, utilizzando non a caso lo “strumento” della sabbia, da Gabriella Compagnone, una delle artiste di punta di questa tecnica innovativa, la prima sand artist italiana.
Sono di Marcello Fera invece le musiche composte per violino e orchestra d’archi sulle melodie del genere musicale più diffuso nell’isola capoverdiana: la morna. Eseguite domenica dall’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani e dallo stesso Marcello Fera al violino, mentre le parole saranno tutte nella voce narrante dell’autore del testo Guido Barbieri, noto critico musicale di Repubblica e Radio Tre.
Con “Ladre di Sabbia” il pubblico approderà sulle spiagge di Capoverde, Oceano Atlantico, le più pure e incontaminate del pianeta. Dove però dietro la facciata da cartolina si nasconde il dramma delle “ladre di sabbia”, donne non sposate o vedove che non godono di alcuna protezione sociale. Molte di loro, per sopravvivere, svolgono un lavoro faticoso, pericoloso e illegale, rischiando multe e carcere.
Ogni giorno, dall’alba al tramonto, raccolgono la sabbia di alcune delle più belle spiagge per poi rivenderla alle imprese di costruzioni. Per lavorare come schiave, vengono pagate 50 dollari a tonnellata, e per mille chili di sabbia occorre un mese di lavoro. Ma per la stragrande maggioranza di loro non c’è alcuna alternativa per nutrire i figli e mandarli a scuola.
Una storia emozionante, uno sguardo sul mondo che farà riflettere, un fatto di cronaca che si affida all’arte per accendere un riflettore sulle vicende umane attraverso quella musica che con una felice formula Guido Barbieri definisce “musica della realtà”.
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Alexander Lonquich apre la Stagione concertistica 2025
Il “colosso” Alexander Lonquich apre la Stagione concertistica 2025 degli Amici della Musica di Foligno. Per la prima volta in città, l’acclamato pianista tedesco sarà sul palco del San Domenico con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Musica di Mozart e Beethoven con dedica alla past president dell’associazione musicale Ambretta Ciccolari-Micaldi
Nastri di partenza per la 45esima Stagione Concertistica targata Amici della Musica di Foligno che sabato 22 febbraio darà avvio al cartellone 2025, ore 21, Auditorium San Domenico.
Già alta l’attesa per un inizio in grande stile con il concerto inaugurale affidato a un prestigioso appuntamento sinfonico, protagonisti l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e un musicista d’eccezione, il mito Alexander Lonquich, pianista e direttore d’orchestra, “colosso” della musica dei nostri giorni, ospite per la prima volta nella Stagione folignate.
Indiscussa stella del concertismo internazionale, Lonquich è nato a Treviri (Germania). Nel 1977 vince il Primo Premio al Concorso Casagrande, inizio di una luminosa carriera che lo porterà a suonare in tutti i principali centri musicali del mondo.
Tra i massimi interpreti della Prima Scuola di Vienna., ha collaborato quale direttore/solista con le più celebri istituzioni musicali contemporanee tra cui l’Orchestra da Camera di Mantova, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées, la Stuttgarter Kammerorchester, la Münchener Kammerorchester, la Camerata Salzburg, la Filarmonica della Scala, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie. Innumerevoli i premi e le registrazioni. Dal 2020 è direttore artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole
Di rara bellezza il programma che la Filarmonica Marchigiana e Lonquich, solista e direttore, porteranno al pubblico. In scaletta due Sinfonie di Mozart – la prima scritta a Londra a 8 anni e l’ultima, la celeberrima “Jupiter” – che incorniceranno un monumento della letteratura pianistica, il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven.
“Abbiamo il piacere di ospitare per la prima volta Alexander Lonquich, uno dei grandi musicisti dei nostri giorni – dichiara Marco Scolastra direttore artistico degli Amici della Musica -. Un filosofo della musica, uno straordinario unicum in quanto pianista e direttore d’orchestra allo stesso tempo. Grande interprete del classicismo viennese, ha eseguito tutti i concerti di Mozart e Beethoven. Inaugurerà la nostra Stagione con un programma monumentale che sono certo rimarrà nel cuore e nella mente di tutti noi”.
Prestigio internazionale anche per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana che dal repertorio lirico spazia al sinfonico, dal Barocco al Novecento alla musica contemporanea. Si è esibita con grandi interpreti come Natalia Gutman, Vladimir Ashkenazy, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Enrico Dindo, Luciano Pavarotti, Mariella Devia, I solisti della Scala, I solisti dell’Accademia di Santa Cecilia, avvalendosi della guida di direttori di assoluto prestigio, quali Gustav Kuhn, Hubert Soudant, Alessandro Bonato, Daniel Oren, György Györiványi Ráth.
Un avvio a Foligno all’insegna della grande musica con il concerto d’apertura dedicato ad Ambretta Ciccolari-Micaldi, fondatrice e past president dell’associazione musicale folignate di recente scomparsa lasciando in tutti un grande vuoto.
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Inaugurazione della 45a Stagione Concertistica
Sabato 1° febbraio ore 17 Auditorium San Domencio
PRESENTAZIONE STAGIONE
Julian Kainrath violino
Marco Scolastra pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy
Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64
riduzione per violino e pianoforte dell’Autore
Camille Saint-Saëns
Introduction et Rondò capriccioso op. 28
ingresso libero
Come di consueto, affidiamo i suoni del concerto di presentazione ad un giovane talento. Quest’anno è con noi il violinista Julian Kainrath, premiato con il Discovery Award degli International Classical Music Awards (ICMA). Interpreta il celeberrimo e bellissimo Concerto in mi minore di Mendelssohn e una pagina brillante di Saint-Saëns.
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Lutto negli Amici della Musica di Foligno: morta Ambretta Ciccolari-Micaldi
È morta Ambretta Ciccolari-Micaldi, anima dell’associazione Amici della Musica di Foligno, di cui è stata per dieci anni presidente. Protagonista della vita culturale e politica cittadina, si è spenta nella sua casa dopo breve malattia. Le esequie si terranno a Foligno il 16 gennaio alle ore 10.30 nella chiesa della Madonna del Pianto.
Dopo rapida e implacabile malattia se ne è andata questa mattina Ambretta Ciccolari-Micaldi, fine intellettuale, politica appassionata, consigliera negli anni del post-terremoto nelle file del centrosinistra da una militanza nel partito Repubblicano, insegnante, illuminata protagonista del dibattito cittadino.
“Con la scomparsa di Ambretta Ciccolari-Micaldi perdiamo la Presidente per antonomasia dell’associazione – dichiara Giorgio Battisti presidente degli Amici della Musica – colei che l’ha guidata per oltre dieci anni e che mi ha passato il testimone affinché io proseguissi sul solco da Lei tracciato, in termini di qualità, bellezza, attenzione alle nuove generazioni. Non mi ha fatto mancare, in tutti gli anni della mia presidenza, i suoi consigli, il suo appoggio, il suo affetto. Sono certo che rimarrà nel cuore di tutti noi”.
Animata da profondo amore per Foligno, anche se emiliana per parte di padre, negli ultimi anni si divideva tra l’Umbria e la Sardegna, dove la sua parte più intima aveva trovato una sorta di buen retiro dopo un’esistenza dedicata all’impegno civile, al bene comune, ai diritti delle donne, alle nuove generazioni.
Una vita intensa, animata da sincera partecipazione, battagliera quando necessario, pronta a dare il suo contributo dove fosse richiesto, da Segni Barocchi Festival, all’Accademia Fulginia, con un vero amore nel cuore: l’Associazione Amici della Musica di Foligno che, all’inizio degli anni Ottanta, aveva contribuito a fondare – l’idea nata nel salotto di sua nonna – e che ha guidato, presidente di ampie vedute dal 2004 al 2014, oltre a esserne preziosa memoria. Con un debito di riconoscenza mai dimenticato per il fondatore prof. Antonino Scarcella.
“Un esempio raro di grande coraggio, vitalità, di amore per la musica e per la cultura – ricorda Marco Scolastra direttore artistico dell’Associazione musicale. Una mente libera, pronta all’ascolto, piena di curiosità, che ha osato nella vita e nella musica. Sempre alla ricerca di novità, senza pregiudizi e alla quale gli Amici della Musica devono una svolta decisiva, una crescita importante che ci ha resi quelli che oggi siamo”.
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