
Talenti da tutt’Italia per il concerto di chiusura della summer master class
Si chiude con il concerto delle allieve della celebre soprano Desirée Rancatore la serie delle tre Summer Masterclass – la prima con Cinzia Forte, la seconda con Walter Testolin – proposte dalla stagione degli Amici della Musica di Foligno.
Nove giovani talenti giunte da tutt’Italia si esibiranno lunedì 1° settembre all’Oratorio del Crocifisso, ore 21, a conclusione del corso di “Canto lirico” che ormai da qualche anno vede l’arrivo in città di una delle più acclamate star del belcanto, amatissima sui palcoscenici italiani e internazionali.
Docente d’eccezione, la Rancatore è in questi giorni protagonista di lezioni – dal 28 agosto al 1° settembre – che uniscono alla tecnica vocale, alla respirazione, al fraseggio, anche l’importanza della pronuncia e dell’interpretazione. “L’opera richiede studio e dedizione – commenta -. Ma soprattutto il melodramma ci chiede di interpretare un personaggio, una storia. Di raccontare e non solo con la voce. L’arte scenica è per un cantante strumento irrinunciabile. Anche questa deve essere appresa”.
Pianista del concerto Lucia Sorci, che sta anche accompagnando le lezioni all’Oratorio del Crocifisso.
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Concerto finale allievi masterclass Cinzia Forte
Appuntamento all’Oratorio del Crocifisso per il concerto finale, domenica 24, ore 21, degli allievi della prima Summer Masterclass degli Amici della Musica di Foligno.
Tenuta dalla celebre soprano Cinzia Forte, stella del belcanto che affianca all’attività concertistica la docenza al Conservatorio di Santa Cecilia, il corso ha visto allievi e allieve giunti da ogni parte d’Italia partecipare alle lezioni di “Tecnica e interpretazione vocale”.
Sei intensi giorni di studio, dal 19 al 24 agosto, per sette ore di lezione al giorno che Cinzia Forte tiene a Foligno ormai da nove anni. “Amo Foligno, città serena, piacevole, dove mi sento a casa. Con gli Amici della Musica il rapporto va al di là di quello professionale. Sono nate amicizie, oltre a quella che mi lega da tempo al direttore artistico Marco Scolastra”.
E grande anche l’apprezzamento per l’Oratorio del Crocifisso. “È un luogo meraviglioso – prosegue la soprano -. Nell’abbraccio di tanta storia e arte, anche il repertorio lirico sembra trovare il suo luogo d’elezione. Il canto, l’interpretazione hanno bisogno di sentire il respiro dell’altro. L’Oratorio del Crocifisso favorisce tutto questo”.
Per il concerto finale sarà al pianoforte il M° Marco Scolastra.
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Doppio appuntamento sotto le stelle
Doppio appuntamento sotto le stelle per gli Amici della Musica di Foligno. In cartellone due concerti en plein air, il primo giovedì 24 che porterà alle 21 nella suggestiva Corte di Palazzo Trinci le note di “Classica d’Estate”, consolidato evento interamente sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno quale dono musicale alla città.
In programma “Bizzarrie Vocali” – prima assoluta, che vedrà sul palco di una serata di grande godibilità i vincitori di alcune edizioni del Concorso Internazionale di Canto del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con la musica del pianista Marco Scolastra.
A ingresso libero con prenotazione obbligatoria (amicimusicafoligno@gmail.com), la serata porterà in scena i soprani Eleonora Benetti e Ariadna Vilardaga Gomez, il tenore Roberto Manuel Zangari, il baritono Andrea Ariano, interpreti di celebri arie e duetti di Mozart, Cimarosa, Rossini, Offenbach, J. Strauss, Mascagni, Menotti, Bernstein.
Prodotto in collaborazione con il Teatro Lirico di Spoleto, il concerto sarà replicato al Teatro Nuovo il 25 luglio alle ore 21.
La Stagione Amici della Musica raggiungerà invece Trevi domenica 27 luglio dove sarà lo straordinario Ninfeo di Villa Fabri ad accogliere alle 21 “Sulle tracce del Signor G”, omaggio a Giorgio Gaber con la voce di Saverio Mariani e i Filarmonici di Belfiore diretti dal M° Marco Pontini.
Nato in collaborazione con il Comune di Trevi, il concerto propone un affascinante percorso attraverso il “teatro canzone” di Giorgio Gaber affidato a capolavori quali Barbera e champagne, Il conformista, Una fetta di limone, La libertà.
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Note d’estate all’Auditorium San Domenico di Foligno
La proposta è un tuffo “Nel Blu. Amore Mediterraneo” che sabato12 luglio, ore 21, porterà sul palco l’energia trascinante della giovane cantante barese in grande ascesa Gaia Gentile e della celebre Orchestra di Lecce e del Salento Oles diretta da Giacomo De Santi.
Un binomio dalle sonorità calde e coinvolgenti per un concerto di grande godibilità interamente dedicato alla canzone e agli autori pugliesi di ieri e di oggi, sia di nascita che oriundi, da Domenico Modugno ad Astor Piazzolla – per lui origini tranesi, proprio come il cantautore Ron, anche lui destinatario di un significativo tributo.
Brani celebri e amati per una scaletta che accoglie anche omaggi a Emma Marrone e a Mario Pasquale Costa, il compositore tarantino che su versi di Salvatore Di Giacomo firmò il capolavoro Era de maggio. E si ascolteranno successi di Al Bano e Lucio Dalla che in Puglia, in particolare alle Isole Tremiti, aveva stabilito il suo “buen retiro” facendosi ispirare per molte canzoni da luoghi di mare a lui particolarmente cari.
Solista d’eccezione la straordinaria Gaia Gentile, eclettica voce mediterranea, tra le più promettenti cantautrici della canzone italiana – ventitré anni tra qualche giorno, avviata a una carriera artistica di alto livello, oltreché nota al grande pubblico per essere stata tra le protagoniste – finalista – del programma televisivo di Rai 1 The Voice Generations, tra le voci più apprezzate anche dalla critica.
Per l’interprete una carriera in ascesa, avviata a soli diciassette anni, sia come solista che in gruppi vocali e orchestre, partecipando a concerti e festival in tutto il mondo. Poi il programma “Ballando con le stelle”, il teatro e le collaborazioni con artisti del calibro di Caparezza a Vinicio Capossela. Tre gli album all’attivo e la collaborazione che animerà anche la serata folignate con la celebre Orchestra di Lecce e del Salento Oles, per un incontro straordinario affidato alle coinvolgenti sonorità mediterranee.
Grande prestigio pure per L’Orchestra di Lecce e del Salento Oles, nata nel 2017 con l’obiettivo di raccogliere l’importante patrimonio musicale costituito da quarant’anni di attività concertistica e operistica dell’orchestra leccese (già Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce e Orchestra Sinfonica Tito Schipa). Intensa l’attività sinfonico-concertistica e operistica con la direzione di prestigiosi maestri e la collaborazione di solisti di fama internazionale.
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“MISATANGO” Misa a Buenos Aires
Appuntamento di grande richiamo per la Giornata Europea della Musica. Per il cartellone Amici della Musica di Foligno, domenica 22 giugno, ore 21, l’Auditorium San Domenico accoglierà la celebre Misa a Buenos Aires, più nota forse come Misatango, straordinaria opera contemporanea del compositore argentino Martin Palmeri, prodotta per l’occasione dall’Associazione musicale folignate in collaborazione con il locale Teatro San Carlo.
Scritta da Palmeri nel 1996, Misatango è uno dei lavori più originali nel panorama della musica sacra dei nostri giorni, una composizione amatissima in tutto il mondo, dal grande impatto sonoro ed emotivo in cui l’autore fonde due universi all’apparenza distanti: la tradizione liturgica cristiana e l’intensità passionale del tango nuevo, per un linguaggio nuovo, vibrante e profondamente espressivo.
Grandioso e insolito per una messa anche l’organico, diretto da Paolo Matteucci, che vedrà al San Domenico 80 musicisti, con la mezzosoprano Monica Cucca, il Coro Polifonico del Teatro San Carlo di Foligno e il Coro di via Montello, Giampaolo Costantini al bandoneón – l’emblematico strumento del tango elevato a protagonista espressivo -. Licia Missori al pianoforte e l’Orchestra d’archi Xylon.
Nato nel 1965 a Buenos Aires, Martín Palmeri, si è formato in direzione d’orchestra, direzione corale, composizione, pianoforte e canto. Di Misatango racconta come il suo intento non fosse semplicemente quello di scrivere “una messa con elementi di tango”, ma realizzare una vera e propria fusione stilistica, in cui la grammatica del tango fosse integrata in modo organico nella scrittura corale e contrappuntistica.
“Nel Settecento Mozart seppe diffondere gli stilemi dell’opera lirica e della musica strumentale nelle sue opere liturgiche, dando vita a messe e mottetti in cui l’espressività teatrale si univa all’austerità della tradizione sacra – commenta Paolo Matteucci che dirigerà l’esecuzione a Foligno. Qualcosa di simile accade con la Misatango, dove il linguaggio del tango, nato nei quartieri popolari di Buenos Aires e inizialmente legato a contesti profani come le sale da ballo e i caffè, si intreccia con la solennità della liturgia cristiana. Martin Palmeri ha dato vita ad un’opera in cui due mondi apparentemente lontani si incontrano dimostrando come la musica possa abbattere barriere e creare nuovi linguaggi di bellezza e dialogo”.
Leggi22º Premio Trio di Trieste, Semifinale – Trio Nebelmeer – Schubert: Notturno in mi bem magg D 897
22º Premio Trio di Trieste – Concorso Internazionale
Associazione Chamber Music Trieste – Semifinale, 9 settembre 2014 – Categoria D, Trio con pianoforte
Trio Nebelmeer (Francia) vincitori dell’edizione
Loann Fourmental – pianoforte
Arthur Decaris – violino
Florian Pons – violoncello
Franz Schubert: Notturno in mi bemolle maggiore D 897
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Appuntamento a Foligno con il Trio Nebelmeer
Appuntamento a Foligno con il Trio Nebelmeer ospite della Stagione concertistica Amici della Musica per la sezione dedicata ai “Vincitori di Concorsi Internazionali”.
Giovane ma già celebre formazione di origine francese, il Trio si esibirà sabato 7 giugno all’Auditorium San Domenico, ore 21, dove chiuderà la propria tournée italiana seguita al prestigioso “Premio Trio di Trieste” che ha visto i tre musicisti aggiudicarsi l’edizione 2024.
Composta dal violinista Arthur Decaris, dal violoncellista Florian Pons e dal pianista Loann Fourmental, la formazione che deve il nome – Mare di Nebbia tradotto in italiano – al celebre dipinto romantico di Caspar David Friedrich “Viandante nella Nebbia”, proporrà un programma dedicato a Schubert, Mendelssohn e Ravel.
In concerto la libera fantasia schubertiana si esprimerà nel “Notturno” in mi bemolle maggiore Op. 148 che aprirà il programma, quasi un’introduzione al capolavoro di Mendelssohn (Trio n.1 in re minore Op. 49), datato 1839, anno in cui lo stesso Mendelssohn molto “frequentava” la musica di Schubert. Si chiude con un salto nel modernismo neoclassico con il Trio in la minore di Ravel, eseguito per la prima volta a Parigi nel 1915 con tre esecutori d’eccezione: Alfredo Casella al pianoforte, Georges Enescu al violino e Louis Feuillard al violoncello.
Nato nel 2019 da una profonda ispirazione romantica, il Trio Nebelmeer ha seguito un rigoroso percorso di studio sotto la guida di formazioni cameristiche come il Trio Wanderer, il Quartetto Modigliani e il Quartetto Diotima, e affinato un repertorio incentrato sulle composizioni per trio con pianoforte dell’Ottocento e del primo Novecento.
Straordinario nel creare un suono avvolgente e ricco di emozione, il Trio ha presto conquistato l’attenzione internazionale con inviti in prestigiosi festival, teatri e istituzioni musicali, mentre arriva nel settembre 2022 la nomina a “Trio in residence” della Cappella Musicale della Regina Elisabetta in Belgio.
Preziosi anche gli strumenti in scena. Arthur Decaris suona un violino Giovanni Francesco Pressenda, gentilmente concesso dal fondo Talents & Violon Celles, con il sostegno della Fondazione Safran per la Musica. Nelle mani di Florian Pons invece un violoncello del XVIII secolo attribuito ad Ambroise de Comble, discepolo del celebre Stradivari.
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A Foligno la stella del jazz Rita Marcotulli per il premio Mario Guidi
Due appuntamenti per il “Premio Mario Guidi 2025”. Nel cartellone degli Amici della Musica di Foligno grande attesa per l’icona del piano jazz Rita Marcotulli. Concerto poi domenica del quartetto di Vittorio Esposito, pianista vincitore dell’edizione 2024
Grande jazz a Foligno con l’arrivo della pianista Rita Marcotulli. La celebre artista sarà in città per la quarta edizione del “Premio Mario Guidi”, atteso evento targato Amici della Musica di Foligno. Musicista e compositrice, acclamata interprete del jazz italiano nel mondo, la Marcotulli porterà in scena il suo “Autoritratto”, piano solo, che la vedrà all’Auditorium San Domenico giovedì 15 maggio, ore 21.
Sarà il primo di un doppio appuntamento che proseguirà domenica 18, ore 17, quando a salire sul palco del San Domenico sarà il quartetto del giovane talentuoso pianista Vittorio Esposito, vincitore dell’edizione 2024 del Premio che l’associazione musicale dedica dal 2022, in collaborazione con Young Jazz Festival, a Mario Guidi, folignate, manager pioniere del jazz italiano, scomparso nel 2019.
“Nella sua prestigiosa ‘scuderia’ c’era anche Rita Marcotulli – commenta il presidente degli “Amici” Giorgio Battisti -. Oggi abbiamo il privilegio di averla con noi e teniamo a ringraziarla per questa sua straordinaria e generosa partecipazione. Con lei ascolteremo un’autentica primadonna della musica italiana, jazzista e compositrice raffinata, sulla scena con immutato successo da quasi 50 anni. E come ogni volta il ricavato del concerto andrà a sostegno del Premio”.
Perché proprio come avveniva nello spirito dell’agenzia Guidi, la stagione concertistica ha scelto di portare al pubblico i musicisti top insieme alla volontà di accogliere, scovare e accompagnare i giovani verso carriere internazionali.
Spazio allora alla stella Marcotulli – molte già le prenotazioni anche da fuori regione – che in concerto affiderà al pianoforte il desiderio di raccontare storie attraverso le note. “Un viaggio immaginario che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura, dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo. Tutto affidato a composizioni originali ma anche suggerite dalle emozioni del momento con una buona parte di improvvisazione, tra un omaggio al cinema e ad autori popolari italiani come Domenico Modugno e Pino Daniele”. Senza dimenticare che il programma potrà variare a seconda della sensibilità di Rita con l’aggiunta di standard, improvvisazioni o brani nuovi.
Poi domenica il pubblico sarà invece tutto per il Vittorio Esposito Quartet, con lo stesso Esposito al pianoforte, Gabriel Marciano sax alto, Gabriele Pagliano contrabbasso, Cesare Mangiocavallo batteria. Nato nel 2020 il quartetto suonerà brani originali scritti di recente dallo stesso leader per l’ultima registrazione discografica in uscita nel 2025. Il gruppo si ispira nelle sue sonorità alla scena musicale contemporanea di New York.
Non è certo il primo premio per il giovane Esposito – nato a Napoli nel 1998 – vincitore nel 2023 del Concorso per pianisti Lelio Luttazzi e nel 2024 del primo premio al Concorso Isio Saba. Varie le registrazioni all’attivo e le esibizioni con artisti del calibro di Fabio Zeppetella, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Marco Valeri, Vincenzo Florio, Zach Brock, David Linx, Joe Farnsworth, Bruce Ditmas.
Settimana quindi all’insegna del jazz, anche se il Premio giunge quest’anno con un velo di malinconia per la recente scomparsa di Maria Rita Cacchione, donna impegnata, vibrante femminista, coraggiosa attivista per un mondo migliore. “Compagna di una vita di Mario Guidi e mamma del jazzista Giovanni Guidi, partecipava ogni volta con entusiasmo e generosità alla realizzazione del Premio coinvolgendo e portando in città jazzisti di fama internazionale. La ricordiamo con affetto e gratitudine – la nota degli Amici della Musica -”.
Mario Guidi fonda nel 1991 la MGM Produzioni Musicali, agenzia tra le migliori a livello internazionale che l’ha condotto nel 2018 alla vicepresidenza dell’Associazione nazionale IJN legata alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano. Tra i “suoi” musicisti grandi nomi del panorama mondiale, Enrico Rava, Doctor 3, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, John Scofield, Steve Swallow, Carla Bley, Bill Frisell. Consolidate le collaborazioni con i più prestigiosi festival jazz, così come i tour a New York, San Paolo, Rio De Janeiro, Buenos Aires, Brasilia, Salvador de Bahia, Dublino, Berlino, Seoul, Hong Kong.
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I “Capolavori in Miniatura” di Roma Tre Orchestra Ensemble
Entra nel vivo la Stagione Amici della Musica di Foligno con “Capolavori in Miniatura”, omaggio ai due giganti Beethoven e Prokof’ev. Appuntamento domenica 27 aprile, Auditorium San Domenico, ore 18, dove le note saranno affidate al Roma Tre Orchestra Ensemble, formazione di prestigio internazionale al traguardo dei venti anni dalla fondazione.
Di grande spessore il programma che aprirà con la celeberrima “Eroica” di Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55, nella versione per 11 strumenti curata da Roma Tre Orchestra, per poi proseguire con la Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 25 “Sinfonia classica” di Sergej Prokof’ev, versione per 11 strumenti, nuova commissione a cura di Matteo Rubini.
Due celeberrime Sinfonie che offrono all’ascolto uno straordinario equilibrio tra tradizione e innovazione: con Beethoven che cerca di trascendere il passato, mentre Prokof’ev lo omaggia con ironia e leggerezza. E dove Beethoven rompe con la forma sinfonica classica, espandendola e riempiendola di una nuova potenza drammatica e simbolica. Prokof’ev, al contrario, torna allo stile classico con spirito giocoso e innovativo, rivisitandolo in chiave moderna.
Senza dimenticare l’importanza della Sinfonia n. 3, “L’Eroica”, nel segnare una svolta epocale nella storia della musica. Composta nel 1803, Beethoven abbandona il formalismo classico per dare spazio a una sinfonia più lunga, complessa ed espressiva. Inizialmente dedicata a Napoleone Bonaparte, è un’opera con profondi contrasti emotivi e una struttura innovativa.
“Tra il 1916 e il 1917 arriva invece la Sinfonia n. 1 di Prokof’ev, la “Sinfonia classica” che qui presentiamo nella nuova versione per piccola orchestra commissionata a Matteo Rubini – dichiara Roma Tre Orchestra -. È un omaggio allo stile sinfonico del XVIII secolo, in particolare a Haydn. Nonostante il rispetto delle forme classiche, Prokofiev arricchisce l’opera con la sua inconfondibile ironia, energia e brillantezza armonica”.
Il concerto, nato dalla collaborazione tra l’Associazione musicale folignate e Roma Tre Orchestra, porterà al pubblico dell’Auditorium una formazione che vanta collaborazioni con importanti enti artistici italiani, da RomaEuropa Festival ai Concerti del Quirinale, all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, alla GOG Giovine Orchestra Genovese. Che da anni si esibisce con solisti di livello internazionale come Gianluca Cascioli, Maurizio Baglini, Roberto Prosseda, Enrico Bronzi, Carlo Guaitoli, Ilia Kim, Gloria Campaner, Roman Rabinovich, ma anche con lo scrittore Alessandro Baricco, le cantanti liriche Daniela Mazzucato e Veronika Dzhioeva. Con direttori del livello di Gunter Neuhold, Yoram David, Bruno Weinmeister, Donato Renzetti, Will Humburg, Sir David Willcocks, Francesco Lanzillotta, Marcello Bufalini, Fabio Maestri, Pietro Borgonovo e molti altri ancora.
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Haydn e Saramago per il concerto di Pasqua
Haydn e Saramago per il concerto di Pasqua degli Amici della Musica di Foligno. Un’intensa prima esecuzione assoluta che, proprio nel giorno di venerdì santo, 18 aprile alle 17, porterà in scena, all’Oratorio del Crocifisso, “Passione secondo Gesù”, racconto concerto prodotto dall’Associazione musicale folignate e liberamente tratta dall’opera del celebre scrittore portoghese.
Con la drammaturgia di Sandro Cappelletto, che sarà anche voce narrante, e il pianista Marco Scolastra, lo spettacolo, che unisce alla musica di Haydn le parole di uno dei più amati scrittori della contemporaneità, Premio Nobel, ha una storia antica.
Nasce venerdì 6 aprile 1787, anche allora un venerdì santo, nella cattedrale di Cadice, nel sud dell’Andalusia. Il vescovo di quella città spagnola chiede a Franz Joseph Haydn di comporre una musica che accompagni la celebrazione della Messa di quel giorno e la contestuale meditazione sulle Ultime Sette Parole. Haydn accoglie l’invito e scrive un nuovo lavoro che battezza Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce ovvero Sette Sonate con una Introduzione ed al fine un Terremoto.
Quanto invece a Saramago, nel 1991, alla vita del Cristo ha dedicato un romanzo, il Vangelo secondo Gesù. Una vertiginosa audacia letteraria si unisce così all’incedere di una musica di intensa, intima spiritualità, nella testimonianza di due artisti che si sono posti di fronte allo “scandalo della Croce”.
Così commenta Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, giornalista, Accademico di Santa Cecilia. «Il compianto scritto da Haydn per il corpo morente del Cristo: l’Introduzione, la successione dei sette Adagio, il Terremoto finale, lo sgomento e la speranza della redenzione. A questa musica, nata per la settimana della Passione, per riflettere sul suo mistero, doloroso e salvifico, si accompagnano – qui – le parole del Premio Nobel José Saramago. Lo scrittore portoghese non era credente, si diceva ateo. Nel suo Vangelo, il Cristo è un “figlio dell’Uomo” che soffre, muore, si domanda perché suo padre abbia deciso per lui un destino così crudele. Musica e parole narrano una vicenda che riguarda tutti, cercando quella verità concessa agli artisti più grandi».
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