
La Nona Sinfonia di Beethoven incanta il San Domenico
Pubblico delle grandi occasioni e tutto esaurito per il celebre capolavoro beethoveniano eseguito per la prima volta a Foligno. L’omaggio degli Amici della Musica per i duecento anni della Sinfonia n. 9 ha chiuso con successo la Stagione musicale 2024. Si riparte a febbraio con il nuovo cartellone
Chiusura di stagione da incorniciare per gli Amici della Musica di Foligno con sold-out all’Auditorium San Domenico – oltre cinquecento posti – per la Nona Sinfonia di Beethoven, ovvero la Sinfonia n. 9 in re minore, op. 125 “Corale” per Soli, Coro e Orchestra.
A duecento anni della prima esecuzione, il capolavoro beethoveniano ha rapito il pubblico folignate – molti anche i biglietti venduti fuori regione – con la potenza senza tempo della musica e di un messaggio di unione e fratellanza oggi più che mai attuale.
“Se questa sera siamo qui – ha commentato un commosso Marco Scolastra direttore artistico degli Amici della Musica – lo dobbiamo a tutti coloro che nell’associazione ci hanno preceduto, lavorando negli anni perché questo evento si realizzasse. In particolare desidero dedicare il concerto a Grazia Roberti Gentile, già presidente e anima dalla fondazione degli “Amici”. Aveva un sogno: portare la Nona a Foligno. Siamo felici di averlo realizzato anche per lei”.
Poi la musica. Una serata magica portata in scena grazie alla collaborazione – di anime e sostanziale l’ha definita Scolastra – tra l’Associazione musicale folignate e due prestigiose realtà musicali quali l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (IUC) e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Un incontro che ha fatto sì che sul palco e nella bellezza ritrovata, e imponente, dell’abside tornata in via eccezionale ad accogliere le voci, arrivasse la giovane ma già affermatissima Orchestra Canova diretta dal ventinovenne Enrico Saverio Pagano, nuovo astro della direzione d’orchestra, affiancata nel quarto movimento dal grandioso e celebre Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, e dai solisti Elisa Balbo soprano, la mezzosoprano Benedetta Mazzetto, il tenore Paolo Mascari, il basso Giacomo Nanni.
Una serata che ha anche concluso un tour di otto concerti così commentati dal direttore Pagano. “Siamo davvero felici di chiudere in questo luogo di grande bellezza, davanti a un pubblico così importante, i concerti dedicati alla Nona. Arrivare alla direzione di quest’opera alla soglia dei trenta anni è stato per me meraviglioso, ma anche molto impegnativo”.
Da Roma e Siena dove il concerto ha aperto le stagioni della IUC e della Fondazione Accademia Musicale Chigiana – istituzione tra le più celebri al mondo – la magia di una serata straordinaria ha incantato pure il San Domenico. Direzione asciutta e potente, ma anche impetuosa e poetica, emozionante e vibrante come solo può esserlo la musica pienamente libera di un compositore, genio, che la scrisse in totale sordità.
Fino al movimento finale, suggestione da tuffo al cuore, con l’entrata del maestoso coro e dei solisti interpreti anche della celebre Ode alla Gioia di Schiller, l’Inno alla Gioia oggi simbolo dell’Europa unita.
“Serate come questa sono davvero una grande emozione – ha esordito Giorgio Battisti, presidente degli Amici della Musica. Ringrazio tutti voi, il nostro pubblico, energia e stimolo a fare sempre meglio. Chiudiamo con il capolavoro di Beethoven – per la prima volta a Foligno – una stagione ricca di soddisfazioni dandovi appuntamento al 1° febbraio, quando riprenderemo il nostro straordinario viaggio nella musica per l’anno 2025”.
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Concerto evento Beethoven per la prima volta a Foligno
Mai eseguito prima in città, il capolavoro beethoveniano chiuderà il cartellone 2024 degli Amici della Musica di Foligno. Un vero e proprio evento nato dalla collaborazione con l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena
Si annuncia come un vero e proprio evento la chiusura della Stagione concertistica 2024 degli Amici della Musica di Foligno.
Per la prima volta in cartellone – e in città – arriva la celeberrima Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven, op. 125 “Corale” per Soli, Coro e Orchestra, monumento della storia musicale mondiale che sta già facendo registrare una grande adesione di pubblico da tutta la regione.
In programma all’Auditorium San Domenico sabato 23 novembre, ore 21, l’appuntamento celebra l’importante anniversario dei duecento anni dalla prima esecuzione del capolavoro accolta a Vienna il 7 maggio 1824, data che segna il cammino di un’opera che ha profondamente cambiato la musica occidentale.
Lo straordinario appuntamento, nato dalla collaborazione tra Amici della Musica, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (IUC) e Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena, è stato presentato in conferenza stampa all’Oratorio del Crocifisso venerdì 8 novembre da Marco Scolastra direttore artistico dell’associazione musicale folignate, Rinaldo Gentile presidente IUC e dal giovane direttore d’orchestra Michelangelo Mattoli.
“Da direttore artistico degli Amici della Musica sono davvero onorato di portare a Foligno un concerto sinfonico che ha fatto la storia della musica – ha esordito Marco Scolastra -. È stato un sogno a lungo accarezzato anche dai miei predecessori. Finalmente ci siamo e vorrei dedicare questo evento a Grazia Roberti Gentile, presidente e fondatrice illuminata che aveva questo desiderio. Ed è davvero straordinario che tutto questo sia stato reso possibile grazie alla collaborazione con la IUC e Rinaldo suo presidente, figlio della prof.ssa Gentile e ideatore dell’iniziativa,”
Il concerto, oltre a essere un tributo al genio di Beethoven, fa proprio il messaggio etico dell’opera, riflette sul significato, ancora attuale, di questa sinfonia. Un valore culturale e sociale affidato soprattutto al quarto movimento ispirato all’ode An die Freude di Schiller, simbolo di unità, fratellanza universale e libertà che l’ha reso non a caso, nel 1972, Inno dell’Unione Europea, mentre nel 2001 la Nona sinfonia è stata dichiarata dall’Unesco Memoria del Mondo.
E sulla scia di “Abbracciatevi Moltitudini”, la Nona – che ha debuttato a Roma per l’inaugurazione della Stagione IUC – vedrà in scena prestigiose realtà musicali italiane. Sul podio Enrico Saverio Pagano con la giovane ma già prestigiosa Orchestra Canova, il grandioso e celebre Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, Maestro del coro Lorenzo Donati punta di diamante della direzione corale, e quattro solisti d’eccezione Elisa Balbo soprano, la mezzosoprano Benedetta Mazzetto, il tenore Paolo Mascari, il basso Giacomo Nanni.
Come spesso capita in conferenza con gli Amici della Musica, si affacciano anche le note, quelle di Marco Scolastra che ha scandito al pianoforte le parole di Michelangelo Mattoli, anche lui folignate trasferitosi da undici anni a Pesaro. “La Nona sinfonia è l’opera più rivoluzionaria mai scritta da un compositore. E non solo per l’introduzione del coro mai avvenuta prima. A renderla unica è il suo essere un viaggio spirituale meraviglioso nella vita di ognuno, nel destino del genere umano fatto di sofferenza che trova riscatto nella fratellanza. Beethoven ci dice che non siamo soli come ben sottolinea l’ode di Schiller del celebre Inno alla Gioia”.
A dirigere la Sinfonia fu duecento anni lo stesso autore che la compose, già completamente sordo, tra il 1818 e il 1824 per dedicarla al Re di Prussia, Federico Guglielmo III. Eseguita per la prima volta al Teatro di Porta Carinzia a Vienna, riscosse un notevole successo, ma soprattutto c’è chi ha detto che “La musica non sarà più la stessa d’ora in poi”. Il pubblico accolse l’opera con grande entusiasmo e applaudì il compositore sventolando fazzoletti bianchi.
Venato di emozione l’intervento di Rinaldo Gentile nel ricordare la mamma fondatrice dell’associazione folignate. “Grazie a questa collaborazione, siamo riusciti in questa operazione davvero molto impegnativa, L’Orchestra Canova è da due anni orchestra residente della IUC. Sono musicisti giovani ma già di grande spessore. La Nona è opera matura di Beethoven e deve essere suonata in modo maturo che non vuol dire da persone mature, ma da artisti veri, dentro”.
“Alla fine della Nona Sinfonia si resta frastornati – scrive il musicologo Giorgio Pestelli, si ha l’impressione di essere stati in un luogo dove si è pronunciato un importante giuramento; ci sembra di avere la forza e il coraggio per essere fedeli alle promesse. E penseremo alle nove Sinfonie come a un baluardo di forme intelligibili e fraterne per aiutarci a vivere senza temere la vita”.
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Presentazione concerto Nona Sinfonia Beethoven
Si terrà venerdì 8 novembre, ore 11, Oratorio del Crocifisso, la conferenza stampa di presentazione del concerto evento dedicato alla celeberrima Nona Sinfonia di Ludvig Van Beethoven dall’Associazione Amici della Musica di Foligno.
Per la prima volta nella Stagione folignate, il concerto – 23 novembre 2024 Auditorium San Domenico – celebra i 200 anni dalla prima esecuzione del capolavoro beethoveniano e vede insieme AdM Foligno, IUC (Istituzione Universitaria Concerti di Roma) e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Alla conferenza interverranno il presidente dell’Associazione Amici della Musica Giorgio Battisti, il direttore artistico Marco Scolastra e Rinaldo Gentile presidente della IUC.
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Il Melodramma a Foligno nel 1884
Una produzione Amici della Musica di Foligno chiude le celebrazioni che la Caserma Gonzaga ha dedicato ai suoi 140 anni. In scena al San Domenico tre grandi musicisti per “La Traviata” in forma di concerto. Un tuffo nell’Ottocento del melodramma e della Foligno del tempo.
Con il Belcanto cala il sipario sugli eventi che per un anno intero hanno celebrato l’inaugurazione a Foligno il 19 ottobre del 1884, 140 anni fa, della Caserma Gonzaga del Vodice Ferrante, ancora oggi uno dei fiori all’occhiello della città.
A firmare l’evento di chiusura, in collaborazione con l’istituzione militare, la locale Associazione Amici della Musica che ha dedicato all’occasione “La Traviata” di Giuseppe Verdi in forma di concerto, opera celeberrima in programma all’Auditorium San Domenico sabato 19 ottobre, ore 21, con ingresso libero fino a esaurimento posti.
Una scelta non casuale che riallaccia i fili con quel 1884 che segnò l’inizio della Gonzaga, e che portò nel cartellone del Teatro Apollo, divenuto poi Teatro Piermarini, l’opera verdiana.
Al San Domenico il concerto proporrà una selezione dai tre atti affidata a artisti di fama internazionale, a cominciare dalla soprano Cinzia Forte – Teatro alla Scala, Covent Garden Londra, La Fenice di Venezia, Arena di Verona, Deutsche Opera Berlino, New National Theatre Tokio… – interprete tra le più acclamate al mondo, tra le più amate proprio nel ruolo di Violetta (La Traviata).
Con lei sul palco altri due grandi musicisti, il tenore Dario Prola e il pianista Marco Scolastra. Anche per loro platee internazionali e collaborazioni con direttori e orchestre di prestigio. Di recente il debutto di Prola nel ruolo di Turiddu/Cavalleria rusticana e Cavaradossi/Tosca alla Reggia di Venaria Reale di Torino. Umbro, Scolastra ha suonato nei più importanti teatri tra cui La Fenice di Venezia, il San Carlo e Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Musei Vaticani, “Concerti del Quirinale”, Conservatorio “P. I. Čajkovskij” di Mosca, Musikverein di Vienna, Carnegie Hall di New York. Ha registrato per Phoenix Classics, Stradivarius, Brilliant Classics, Decca, Rai 5.
“Siamo davvero orgogliosi di questo progetto e di questo incontro con una delle massime istituzioni cittadine – commenta Giorgio Battisti presidente degli Amici della Musica -. Con entusiasmo abbiamo accolto la proposta di offrire alla città un concerto che celebra la nascita della Gonzaga e l’antico rapporto che lega la città alla sua Caserma”.
Realtà che dà lustro all’Umbria intera con il suo Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito (CSRNE), oggi unica porta di accesso a livello nazionale per le diverse categorie della compagine militare, ovvero per chi già in carriera o per chi vi si affacci per la prima volta.
Insieme all’anniversario dei 140 anni, gli “Eventi 2023-24. La Caserma di Foligno una città nella città” hanno anche ricordato l’anniversario dei 150 anni (2023) della firma della convenzione tra Ministero della Guerra e Comune di Foligno per la costruzione della Caserma, progettata nel 1873 con avvio della costruzione nel 1874.
Un doppio appuntamento che meritava un programma dal grande fascino, con brani tra i più amati e leggendari dell’Opera italiana. Si ascolteranno Dall’Atto I Brindisi: “Libiam ne’ lieti calici”, Valzer: “Voi qui… Cessata è l’ansia che vi turbò?”, Duetto: “Un dì, felice, eterea”, Scena ed Aria: “È strano!… Sempre libera degg’io”. Dall’Atto II Scena ed Aria: “De’ miei bollenti spiriti… Oh mio rimorso!”, Scena: “Ed or si scriva a lui… Amami Alfredo”, Scena e Duettino: “Invitato a qui seguirmi”, Arietta: “Ogni suo aver tal femmina”, Finale. Chiuderà l’Atto III Preludio Scena ed Aria: “Teneste la promessa… Addio del passato”, Scena e Duetto: “Parigi, o cara, noi lasceremo”, Finale ultimo.
Il concerto sarà introdotto dal prof. Roberto Segatori con una “cornice” storico-sociologica che dalla città volgerà lo sguardo anche ai fatti dell’Italia dell’epoca.
Sempre il 19, dalle 11 alle 17, l’appuntamento è invece alla Caserma Gonzaga con l’annullo filatelico.
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Heart and soul of America
Foligno chiama America e ne celebra la tradizione musicale. Avviene a Foligno con gli Amici della Musica e due musicisti d’Oltreoceano, la soprano Maria Gabriella Landers e il baritono Brian Dore – coppia anche nella vita – che nella città umbra hanno scelto di vivere per metà dell’anno.
Un incontro tra persone e paesi da cui è nato il recital “Heart and Soul of America”, godibilissimo viaggio nella tradizione musicale americana che la stagione concertistica folignate propone al suo pubblico domenica 6 ottobre, ore 17, all’Auditorium San Domenico, quando in scena con i due cantanti ci sarà il pianista David Holkeboer.
“Siamo davvero felici di poter affidare alla musica il nostro messaggio d’amore per questa regione che ci ha accolti dal 2003 e per Foligno dove dal 2007 abbiamo una casa e tante amicizie – commentano Maria Gabriella e Brian. Raccontare chi siamo attraverso le note crediamo sia il modo migliore per esprimere la nostra gratitudine per tanta bellezza e accoglienza. Il dialogo tra culture è la ricchezza del mondo”.
Risultato, un ritratto dello spirito americano che i due artisti propongono in un concerto di rara autenticità. Anche perché una sintesi perfetta ne è la soprano Landers. Padre afroamericano e madre europea americana, risiede in Italia, a Foligno, e a New Haven, Connecticut, dove tra l’altro opera nei servizi di ricollocazione degli immigrati. Dopo la laurea in Storia dell’Arte al Barnard College della Columbia University, ha studiato canto lirico alla Juilliard School per poi esibirsi in gala operistici e concerti.
Di assoluta godibilità, il concerto – ideato su misura per la città e gli Amici della Musica – spazierà dall’intensità emotiva dei Negro Spiritual ai suoni tradizionali delle Old American Songs di Aaron Copeland, fino a Porgy and Bess di Gershwin, al musical West Side Story di Bernstein, a Samuel Barber, in un racconto denso di colori, paesaggi e suggestioni pronti a svelare la profondità e la vastità della musica degli States e della terra dove è nata.
Quanto a Brian Dore, dopo la laurea in Storia Americana ed Economia all’Università del North Carolina, si è diplomato in Esecuzione Vocale alla Manhattan School of Music di New York. Si è esibito in America e in Nord Europa, mentre dal 2007 al 2011 è stato primo baritono del Teatro di Dortmund, Germania. Ha interpretato di recente Mr. Ford nel Falstaff di Giuseppe Verdi al Verdi OFF! Festival per i detenuti del Carcere di Parma. Con Maria Gabriella ha fondato in Italia la CIU Travel, pluripremiata agenzia di consulenza turistica.
Nazionalità statunitense anche per David Holkeboer, noto pianista che ha lavorato con la Chamber Opera Theatre of New York, il First American Music Theatre Festival di Philadelphia, l’O’Neill Theatre Center in Connecticut, l’International Vocal Arts Institute, la Florentine Opera di Milwaukee, il Johanna Meier Opera Theatre Institute, il Respiro Program di New York City, l’Opera Lirica di Orvieto e con il programma Career Blueprints dell’Opera America. Tiene concerti in tutto il Nuovo Mondo, varie le registrazioni e le docenze in prestigiosi istituti musicali.
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Interpreti d’eccezione per il prossimo concerto firmato Amici della Musica di Foligno
Le note tornano all’Auditorium San Domenico per accogliere sabato 21 settembre, alle ore 21, il fascino magico e senza tempo di “Nubes de Buenos Aires”, attesissimo appuntamento dedicato alla suadente anima del tango che porterà in scena il duo Bandini-Chiaccheretta, chitarra e bandoneon, fama internazionale e riconoscimenti in tutto il mondo.
Grande protagonista della serata la musica di Astor Piazzolla, con otto brani che percorreranno quasi tutta la carriera del compositore argentino, dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Novanta, con l’esecuzione di pezzi amatissimi, che hanno fatto la storia di questo genere musicale (Bandoneón, Ave Maria, Zita, Milonga de la Anunciacion, Adios Nonino, Invierno porteno, Oblivion, Libertango).
Ma il concerto spazierà anche verso altri celebri classici come Gallo Ciego di Agustín Bardi o lo stesso Nubes de Buenos Aires di Máximo Diego Pujol, per abbracciare il mondo malinconico e passionale del tango nel Novecento.
Tutto nelle corde e nei tasti di Giampaolo Bandini e Cesare Chiacchiaretta, duo nato nel 2002, oggi punto di riferimento del panorama concertistico internazionale, invitato nei più importanti festival e teatri del mondo. All’attivo tour in oltre cinquanta Paesi con grandi consensi di critica e di pubblico.
Per i quindici anni di attività hanno pubblicato il cd Escualo per la DECCA, dedicato all’opera di Piazzolla. Nel 2013 il debutto alla Sala Čajkovskij di Mosca e per la Guitar Foundation of America, la più conosciuta convention chitarristica del mondo.
Oltre che con prestigiose orchestre e direttori come Pavel Berman e Leo Brouwer che nel 2017 ha dedicato al duo La Folia a traves de los siglos eseguito in prima mondiale a Hong Kong, hanno collaborato, sia da solisti sia in duo, con celebri attori e musicisti tra cui Elio (delle Storie Tese), Salvatore Accardo, Fernando Suarez Paz, Avi Avital, Michele Pertusi, Massimo Quarta, Enrico Bronzi, Franca Masu, Enrico Fagone.
Per il duo hanno scritto brani Daniel Binelli, Fernando Tavolaro, Nicola Jappelli, Roberto Molinelli, Nejc Kuhar, Saverio Rapezzi e Máximo Diego Pujol.
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American Style: un concerto sotto le stelle
Fa tappa nella Valle del Menotre la Stagione degli Amici della Musica di Foligno. Nell’incantata bellezza della montagna folignate il Cortile del Castello di Scopoli ospiterà domenica 28 luglio, ore 21, “American Style”, godibilissimo concerto sotto le stelle – ingresso libero – con i Filarmonici di Belfiore diretti dal M° Marco Pontini.
Interamente americano e contemporaneo, il programma – un vero pieno di energia – incornicia tra la Comic Overture di Ferrer Ferran e lo sfrenato Danzón n. 2 del messicano Arturo Marquez, brani celeberrimi di George Gershwin e Leonard Bernstein, indiscussi giganti della musica americana del Novecento. La scaletta proporrà una selezione da Porgy and Bess e An american in Paris di Gershwin, mentre si ascolteranno di Bernstein A Musical Toast, brani dal Divertimento for Orchestra e il Mambo da West Side Story.
Organizzato in collaborazione con la locale parrocchia di Maria SS. Assunta, il concerto vede in scena i Filarmonici di Belfiore, complesso bandistico tra i più amati, prestigiosi e decorati dell’Umbria, Banda Cittadina della città di Foligno, diretta dal 1989 dal maestro Marco Pontini. Ensemble di straordinaria versatilità, dà origine a gruppi di musica da camera e complessi che si “combinano” in organici di varia natura. Spazia dalla musica moderna, al repertorio storico fino a progetti di cross-over che abbracciano il jazz e la musica leggera. Collabora alla programmazione di stagioni e rassegne concertistiche per conto proprio e in collaborazione con Enti sia pubblici sia privati.
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Un concerto dedicato alla famiglia Bach
Per celebrare la “Festa Europea della Musica” proponiamo un concerto sinfonico dedicato alle composizioni della famiglia Bach, non solo del più noto Johann Sebastian (pater) ma anche dei suoi due figli.
Un “concerto di concerti” con stili ed espressività differenti, dal barocco allo stile galante. In programma anche il raro e piacevolissimo Doppio Concerto per clavicembalo, pianoforte e orchestra di Carl Philipp Emanuel, il maggiore e forse più noto dei figli.
I solisti saranno il clavicembalista Fabio Ciofini e il pianista Marco Scolastra. L’Orchestra Senzaspine – al debutto nelle nostre Stagioni – è diretta dal M° Matteo Parmeggiani.
Vi aspettiamo che sabato 22 giugno, ore 21, all’Auditorium San Domenico, non mancate!
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Concluso il primo laboratorio di musicoterapia e teatroterapia
Con la “prova aperta” di oggi, si è concluso il primo laboratorio di musicoterapia/teatroterapia 2024 degli Amici della Musica di Foligno, condotto da Giulia Battisti con l’assistenza di Emanuela Baldelli, e la supervisione di Liana Zuccarini.
StrALab. Un percorso in tre “atti”
Rebecca, Alessandro, Federico, Pamela, Fabrizia, Andrea, Lorenzo, Michele, Stefano, Filippo e Pierluigi, i protagonisti. Guidati dalla musica esplorano e imparano ad abitare lo spazio scenico, si relazionano attraverso azioni-gesti-movimenti-ritmi, esercizi che pian piano condurranno ad una “azione performativa corale”.
Un lavoro non sul personaggio, come spesso si fa, ma sulla “persona” in continuo dialogo con sé, l’altro e lo spazio, si compie un’indagine individuale che diventa collettiva e non solo, diventa poesia.
ph © Marta De Santis
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Sarah Carbonare al concerto per i vincitori di concorsi internazionali
Sarah Carbonare, ventiquattro anni, ha suonato come primo fagotto con l’Orchestra del Teatro la Fenice, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Filarmonica di Milano (LaFil), l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestre du Chambre du Luxembourg.
Un talento e una carriera in grande ascesa che la porterà sabato 1° maggio all’Oratorio del Crocifisso, ore 17, dove suonerà nella stagione concertistica degli Amici della Musica di Foligno, per la sezione vincitori di concorsi internazionali. Figlia d’arte, la Carbonare ha infatti conquistato nel 2023 il primo premio al prestigioso “International Bassoon Competition” di Pesaro, mentre da aprile 2024 è fagotto co-solista all’Orquesta Simfonica del Vallés (Barcellona).
A Foligno sarà in scena con il pianista Gianmarco Tonelli, anche lui vincitore di concorsi nazionali in veste sia solistica sia cameristica, oltre ad essere ospite di rassegne concertistiche organizzate dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gioventù Musicale Italiana, Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La musica sarà quella di un raro recital dedicato al fagotto con brani originali per fagotto e pianoforte, dal primo romanticismo di Weber alle varie espressioni del Novecento (Camille Saint-Saëns, Alexandre Tansman, Marcel Bitsch, Pierre-Max Dubois).
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